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22 maggio 2024

Treviso

COMPRA IDENTITA' E FAMIGLIA DA UN CONNAZIONALE

Ghanese 30enne paga 10 mila per avere non solo l'identità ma anche la moglie e i due figli di un connazionale

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

TREVISO – Vende identità e famiglia e torna in Ghana. Singolare vicenda scoperta dall’ufficio immigrazione della questura di Treviso, che si è trovata di fronte un ganese di 30 anni che chiedeva di essere regolarizzato con i dati di Raymond Asumodou, un connazionale di 36 anni, già regolare e impiegato come operaio a Solagna nel vicentino.

Secondo gli agenti il vero Asumodou avrebbe deciso di vendere i propri dati e di tornare in patria, lasciando però in Italia la moglie e i due figli piccoli.

Non c’è limite alla fantasia direbbe qualcuno, e per ottenere una regolarizzazione e un futuro in un altro Paese si è a volte disposti a tutto. Deve aver pensato questo Isaac Newton, ganese di 30 anni che ha prima tentato di ottenere un permesso di soggiorno per asilo politico e, non essendoci riuscito, ha tentato il tutto per tutto acquistando non solo l’identità di un connazionale ma anche la sua famiglia composta dalla moglie e da due figli di 4 e 6 anni.

La fotosegnalazione della questura di Vicenza di Raymond Asumoudu

Quando si era presentato in questura la prima volta, dichiarando di chiamarsi con quel nome così famoso, aveva detto di essere un perseguitato politico e di non poter più far ritorno in Ghana. Le indagini dell’ufficio immigrazione trevigiano però non avevano trovato elementi utili ad avvalorare quanto dichiarato e il permesso era stato rifiutato.

Lui nel frattempo aveva trovato lavoro in un’azienda di Riese Pio X che produce abbigliamento industriale e a Treviso stava bene. «Stava così bene – spiega Elena Peruffo, dirigente dell’ufficio immigrazione -, da decidere di provare a crearsi non solo una nuova identità ma anche un nucleo familiare che potesse dargli qualche chance in più».

Detto fatto, grazie alla complicità del connazionale, pagando una cifra di circa 10 mila euro, Isaac Newton si è trasformato in Raymond Asumodou, sposato con Afia e padre di due bei bimbetti.
E proprio la nuova moglie, mentre erano in corso gli accertamenti sul finto Asumodou, si è presentata in questura a Treviso per rinnovare il suo permesso di soggiorno. Con lei il nuovo marito con il quale oggi vive.

La prima fotosegnalazione però ha distrutto il suo sogno, il confronto delle impronte digitali, infatti, ha riportato in vita Isaac e ha consentito alla questura di Treviso di individuare a Vicenza il vero Asumodou, che nel frattempo però aveva salutato i colleghi dell’azienda di Solagna per le vacanze e non era mai tornato. Di lui non si sa più nulla ma gli inquirenti escludono retroscena criminali: «Al momento – conclude Peruffo -, pensiamo che l’uomo sia tornato in patria oppure abbia deciso di trasferirsi in un altro Paese europeo».

La dirigente dell'Ufficio Immigrazione della questura di Treviso, Elena Peruffo

I due rischiano l’espulsione, il giochetto che hanno fatto equivale a reati pesanti come: sostituzione di persona, dichiarazioni e falso in atto pubblico.
In tutto questo, a meravigliare gli angenti anche l’atteggiamento del datore di lavoro che non si è minimamente scomposto di fronte ad un operaio che, da un giorno all’altro aveva cambiato nome: «Ze nero – avrebbe detto agli agenti – i se tutti compagni».

 

 


| modificato il:

Milvana Citter

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