TREVISO - I dirigenti dell’Ulss 9 di Treviso saranno ascoltati giovedì 26 giugno dalla V Commissione consiliare. Il presidente della Commissione ha accolto la richiesta del consigliere regionale Diego Bottacin di convocare il Direttore generale dell’azienda trevigiana per fare il punto sul progetto di finanza della “Cittadella della Salute”, il grande piano di riqualificazione urbanistica da 245 milioni di euro destinato a trasformare l’intera struttura dell'ospedale Ca'Foncello di Treviso.

 

Ad annunciare l'audizione è il consigliere regionale del gruppo misto, Diego Bottacin (nella foto), che nei giorni scorsi aveva chiesto al presidente della Commissione, Leonardo Padrin, di convocare il Direttore generale dell'azienda trevigiana. “La messa a norma e l’ammodernamento dell’ospedale di Treviso è urgente per evitare il declino della sanità trevigiana e una consistente perdita di qualità dell’assistenza sanitaria per tutti i trevigiani e per le migliaia di veneti che ricorrono alle strutture della Marca, ma - ammonisce Bottacin - c’è il rischio concreto di perdere il finanziamento di 50 milioni di euro e di veder sfumare l’intero progetto”. “Il Consiglio ha bisogno di capire urgentemente come l’azienda intende muoversi per non perdere i 50 milioni di finanziamenti ministeriali”- spiega Bottacin.

 

“Al momento, quei fondi non sono utilizzabili, perché mancano le varianti urbanistiche e perché serve il cambio di destinazione d’uso degli immobili da alienare”. Inoltre, il pesante coinvolgimento nell’inchiesta sul Mose del gruppo finanziario che si è aggiudicato l’appalto minaccia di affondare definitivamente un progetto che già faticava a stare a galla. “Il rischio di perdere il finanziamento ministeriale è oggi molto concreto”, accusa Bottacin.

 

La proposta del consigliere sulla Cittadella della Salute è nota da tempo: “Il lavoro va diviso in due lotti. Intanto venga annullata la gara aggiudicata in via provvisoria e si realizzi subito un primo lotto interamente finanziato con i 50 milioni di fondi ministeriali e i fondi propri dell’Ulss 9 (le alienazioni). Il secondo lotto sarà finanziato con un mutuo che avrà sicuramente tassi inferiori a quelli del progetto di finanza. Il mutuo potrebbe essere autorizzato dalla Regione già dal prossimo anno”.