Cittadella della salute, "il Comune imponga massima trasparenza"
Scandalo Mose, indagato anche anche il finanziatore del progetto dell'ospedale, Calesso invita il comune alla massima prudenza
| Isabella Loschi |
TREVISO – “Il coinvolgimento nella vicenda giudiziaria Mose dell'amministratore delegato di una delle società che compongo l'associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata in via provvisoria la gara d'appalto per la Cittadella della salute impone un supplemento di attenzione e di prudenza da parte di tutte le istituzioni pubbliche coinvolte nell'operazione”.
Secondo Luigi Calesso di Impegno Civile, le dimensioni dell'intreccio tra politica ed affari e le caratteristiche del sistema di corruzione ipotizzato dai magistrati impongono a Regione, Ulss 9 e Comune di Treviso di agire in modo tale da garantire ai cittadini il massimo di trasparenza sulla prosecuzione dell'iter per la realizzazione della Cittadella.
“Posto che nessuno è colpevole fino alla sentenza definitiva, non può esservi neppure il sospetto che anche questa operazione possa rientrare in quel sistema di corruttela che vedrebbe coinvolti politici, funzionari pubblici, imprenditori”, sottolinea. “E' necessario, quindi che la Conferenza dei Sindaci dell'Ulss venga chiamata ad un approfondito esame delle caratteristiche economiche e finanziarie del project financing, un esame da cui emerga chiaramente - tanto per gli amministratori locali che per i cittadini - che l'operazione ha veramente come principale obiettivo quello di dare risposta all'esigenza di ammodernamento delle strutture dell'ospedale di Treviso utilizzando sia fondi pubblici che capitali privati".
"Inoltre – aggiunge Calesso - l'aggiudicazione definitiva dell'appalto venga subordinata non solo alla accurata valutazione delle richieste dell'Ulss al Comune di Treviso in ambito urbanistico ma a tutte quelle verifiche e cautele necessarie per eliminare ogni possibile dubbio sulla completa trasparenza dell'operazione”.