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15 dicembre 2024

Montebelluna

Cinque giorni su Nave Italia per 14 disabili della zona

Grazie al progetto organizzato da Fondazione Tender to Nave Italia con Farcela e Sonda

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Cinque giorni su Nave Italia per 14 disabili della zona

MONTEBELLUNA - Cinque giorni a bordo di una nave speciale: è il viaggio di cui saranno protagonisti 14 ragazzi con disabilità da martedì 7 a sabato 11 ottobre. L’esperienza sarà di quelle che lasciano il segno per questi ragazzi, (sei autistici, cinque con sindrome di down e tre con ritardo mentale) che parteciperanno al progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione Tender to Nave Italia (costituita dal 2007 dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano), l’Associazione FARCELA onlus che da anni opera con persone diversamente abili del territorio e la Cooperativa Sonda che gestisce la comunità educativa per autistici di Altivole, Ca’ Leido.

Questa unione di forze, partita qualche mese fa grazie al contributo di Stefano Busato, responsabile del progetto autonomia e del progetto Nave Italia per l’associazione FARCELA onlus, permetterà ai ragazzi di vivere un’esperienza unica a bordo di Nave Italia, il più grande brigantino a vela del mondo, lungo 61 metri e condotto da un equipaggio della Marina Militare. 

 

Oltre ai 14 ragazzi, saliranno a bordo della nave anche il capoprogetto, dottor Alberto Pettenon della comunità Ca’ Leido, l’educatrice della Fondazione Tender to Nave Italia, dottoressa Elena Paloscia, tre educatori e due volontari.

“I cinque giorni in mare aperto - con partenza ed arrivo dal porto di Ancona - rappresentano il momento clou del progetto che, in realtà, parte da più lontano - spiega la dottoressa Elena Paloscia -. Il metodo di intervento della Fondazione prevede infatti tre fasi: quella “pre”, di preparazione dei ragazzi all’esperienza di navigazione, quella “durante” e quella “post”.

 

“La fase preparatoria che si è svolta a settembre - spiega il dottor Alberto Pettenon - si è concentrata sulla costituzione del gruppo e sulle aspettative dei ragazzi. Nel concreto a ciascun ragazzo è stata consegnata una figurina stilizzata bianca, che li rappresentava, da colorare. E' stato poi chiesto a ciascuno di attaccare la propria figurina all'interno di una grossa nave disegnata a significare il concetto di partenza in gruppo, di viaggio e di avventura. La seconda parte della giornata è stata dedicata alla preparazione della cena, pensata con tutti i genitori e servita dagli stessi ragazzi in divisa da cameriere”.

 

I giorni di navigazione, invece, non saranno giorni di vacanza. La sveglia - fissata alle 7.15 del mattino - segnerà l’inizio di giornate di attività e laboratori educativi. Tra questi, sarà realizzato dai ragazzi un diario di bordo con la carta riciclata in cui saranno riassunti i momenti salienti della giornata e raccolte le fotografie del viaggio, mentre un secondo laboratorio prevede la decorazione di un veliero.

Gli ospiti saranno anche coinvolti in alcune attività marinaresche standard come la salita a riva e il “Laboratorio nodi”, oltre che alla pulizia della nave assieme ai marinai e al lavaggio delle stoviglie dopo i pasti.

L’esperienza sarà inoltre documentata in diretta e resa nota, giorno dopo giorno, con foto, sul profilo Facebook di Ca’ Leido https://www.facebook.com/sonda.coop?fref=ts

Questa esperienza - lontano dalle “sicurezze” e dai familiari - rappresenta un’occasione importantissima per i ragazzi non solo dal punto di vista dello svago ma anche per mettersi alla prova, misurarsi, per crescere proprio come tante delle attività che sia Ca’ Leido che l’associazione Farcela propongono durante l’anno ma….a terra!

 



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Matteo Ceron

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