Ciao, sindaco
Toni torna "cittadino". Ma promette: "Sul traforo, non abbasso la guardia"
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Primo giorno oggi da «semplice cittadino» per Gianantonio Da Re. Niente municipio, ma ancora tanta gente che lo ferma per strada e lo saluta con un “Ciao sindaco”. E’ il giorno dopo la sconfitta quello che vive Da Re. Dopo aver atteso l’esito del ballottaggio nella sua abitazione, stamane si è fatto vedere in centro città. Ammette l’amarezza, ma si dice pronto a proseguire, a lavorare «in consiglio comunale con tutte le armi a disposizione». Sa di aver perso, una sconfitta che brucia. «In questi cinque anni ho dato l’anima per la mia città, sempre presente alle manifestazione, mai un giorno di ferie, un impegno grande e pensavo che questo potesse pagare, invece è mancato qualcosa» spiega l’ex sindaco. Sa che il suo cavallo di battaglia, il traforo di santa Augusta, è lo stesso che ha fatto pesare la scelta dei vittoriesi verso Roberto Tonon. «Ora – aggiunge – attendo di vedere nelle prossime settimane come si materializzerà l’accordo non scritto tra Tonon e Mognol».
«La delusione fa parte di ogni sfida, come le corse in bici, alcune si vincono altre si perdono – spiega Da Re -. I cinque anni vissuti in comune sono stati entusiasmanti più di quelli passati in Regione, per questo rifarei questa scelta. In questi cinque anni ho costruito molto, tante le opere messe in moto dalla caserma dei vigili del fuoco a quella della guardia di finanza: chi arriverà ora taglierà il nastro». L’ex sindaco spiega, a mente lucida, che l’«esito del ballottaggio è sempre stato incerto» e aggiunge che «la politica nazionale, l’effetto Renzi, ha tirato verso Tonon».
Fino al tardo pomeriggio di oggi Da Re sarà ancora il sindaco di Vittorio Veneto, «moralmente non lo sono più da stanotte» precisa, poi il passaggio di consegne a Roberto Tonon. Un passaggio sulla carta, perché i due, se non per un saluto e un augurio di buon lavoro, non faranno alcun vero passaggio di consegne. «Non lo faccio perché c’è una denuncia alla procura di troppo» chiarisce l’ex sindaco riferendosi a un atto relativo alla questione Tosap-Camerin.
Per Da Re ora una pausa: «Torno a una vita più normale, al mio lavoro e alla mia famiglia e mi concederò anche un po’ di ferie, un viaggio a San Pietroburgo». Sulla destinazione qualcuno ci scherza su: «Voglio andare a vedere l’Hermitage» precisa a scanso di equivoci l’ex sindaco che siederà in consiglio comunale con altri due consiglieri della lista “Toni Da Re sindaco”, uno per Lega Nord e uno per Forza Italia.