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14 maggio 2024

Vittorio Veneto

Cesana Malanotti, danni richiesti ai vecchi dirigenti: "Numeri straordinariamente importanti"

Sarebbero una trentina le lettere recapitate agli interessati

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Cesana Malanotti

VITTORIO VENETO - Emergono nuovi dettagli sulla richiesta di danni che il nuovo cda del Cesana Malanotti, presieduto da Maurizio Castro, ha inoltrato ai precedenti amministratori dell’ente.

 

Sabato mattina il presidente, al termine di una conferenza stampa sul protocollo d’intesa sottoscritto con il comune, ha risposto alle domande sulla questione che nei giorni scorsi ha tenuto banco in città.

 

Numeri precisi, per quanto riguarda il maxi indennizzo chiesto alle precedenti gestioni, non possono essere forniti: “Ci sono delle indagini in corso – ha spiegato Castro – a cui il Cesana partecipa come parte lesa”. Si impone quindi ai nuovi amministratori il massimo riserbo sulle cifre.

 

Pare però che i danni ammontino a qualche milione di euro, come già anticipato in questi giorni. Le parole di Castro non lasciano spazio ad interpretazioni: “Per la gravità delle condotte e delle lesioni arrecate al Cesana siamo di fronte a numeri straordinariamente importanti” ha detto il presidente.

 

Castro ha voluto anche sottolineare anche l’equità della richiesta: “Se molto viene chiesto, molto è stato tolto”.

 

Per farsi comunque un’idea delle responsabilità delle precedenti amministrazioni e quindi di un possibile importo dell’indennizzo, è sufficiente guardare la relazione di Ernst&Young sulla situazione gestionale ed economica dell’Ipab. Il risarcimento per questo danno erariale è comunque sottoposto a “responsabilità solidale, in cui ciascuno risponde per l’intero”.

 

In questo modo la cifra dell’indennizzo va divisa tra gli ex amministratori (o una parte di essi): sarebbero circa 30 le lettere arrivate alle persone coinvolte dai fatti, e copie delle lettere – ha detto il presidente tra il serio ed il faceto – sarebbero già circolanti nei locali vittoriesi.

 

E’ stato spiegato inoltre che l’analisi di E&Y sulle condizioni dell’istituto di via Carbonera, illustrata durante il consiglio comunale dallo stesso presidente, ha potuto essere immediatamente utilizzata per le indagini e le verifiche da parte delle autorità competenti.

 

Se non si fosse proceduto quindi con la denuncia alle autorità competenti degli illeciti e della cattiva gestione precedente, per lo stesso Castro si sarebbe potuta presentare la possibilità di dover rispondere di “omissione di atti d’ufficio”.

 

Sono tutti atti dovuti” ha commentato Castro, che ha definito “condizione amarissima” quella di dover procedere con le analisi della mala gestio e la richiesta di indennizzo.

 

Visto quanto affermato dal presidente sull’immediata utilizzabilità della relazione di E&Y, si è posta anche un’altra questione scottante: vista l’esistenza di tre relazioni ispettive della Regione realizzate in precedenza, come mai nessuno ha presentato o consegnato tali analisi alle autorità?

 

Nuove indagini, per scoprire eventuali omissioni o responsabilità sulla mancata denuncia delle irregolarità nonostante l’intervento regionale, potrebbero essere avviate.

 


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