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03 maggio 2024

Italia

Caso Loris, la mamma dal carcere: "Sono innocente ma nessuno mi vuole credere"

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Caso Loris, la mamma dal carcere:

RAGUSA - "Sono qua dentro, innocente. Nessuno mi crede, nessuno mi vuole credere. I giornali non riportano tutta la verità. Io sono innocente ma nessuno mi vuole credere". Lo ha ribadito questa mattina Veronica Panarello, la mamma di Loris, ricevendo la visita nel carcere dove è detenuta del deputato di Scelta civica Andrea Vecchio. "Lei si professa innocente. Io -racconta il parlamentare- non so cosa pensare. Se innocente speriamo che venga subito prosciolta, non sarebbe una conquista un innocente in galera e un assassino libero. Se è colpevole che sconti la sua pena sperando che sia trasferita in un carcere che abbia la stessa umanità che ho trovato nel carcere di Catania. Speriamo che faccia un percorso rieducativo che la metta a confronto con le realtà dure e amare della vita. L’ho lasciata, le mani tese quasi a chiedermi: portami con te. Negli occhi una grande tristezza e una speranza, la speranza che i giudici, che l’avevano trattenuta in stato di fermo ma non ancora incriminata le credessero".

"Combatterò fino alla fine perché credo nell'innocenza di Veronica Panarello. Battaglierò con mani, piedi e denti anche perché ho ricevuto molti messaggi di solidarietà per lei". Così l'avvocato Francesco Villardita, legale della Panarello. "Non credo che l'opinione pubblica l'abbia già condannata, anzi. Secondo me -ha concluso- c'è un'Italia divisa tra colpevolisti e innocentisti".

"Il male non avrà l'ultima parola su di noi. Ma anche noi siamo chiamati a portare la gioia, come fa Dio con noi". Il viceparroco della chiesa San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina, rivolgendosi ai tanti bambini presenti ha chiesto loro: "Chi ha avuto paura del buio alzi la mano". Don Flavio l'ha sollevata per primo seguito da tanti altri ragazzini. "Non è il buio che ci fa paura - ha aggiunto - perché conosco signore che ancora a 30 anni dormono con la luce accesa, ma ci fa paura essere soli e non protetti". "Noi - ha concluso Don Flavio - abbiamo bisogno del sorriso dei bambini, non sapete quanta forza dà".

 



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