MARENO DI PIAVE - Sentimenti totalmente diversi da quelli di sabato scorso alla stessa ora, nel dopo gara del Gruppo Fassina.

Ad Asti è arrivato un ko preoccupante contro una diretta concorrente per la salvezza. 
A fine partita spazio ai commenti con il tecnico Alessandro Donisi, piuttosto deluso per questo 6-3 incassato...
"Sicuramente noi non brillantissimi - spiega il coach - credo che l'Astense abbia ampiamente meritato la vittoria e che dobbiamo fare il mea culpa. Abbiamo concesso troppo, soprattutto nel primo tempo, perchè nella ripresa una certa reazione di nervi c'è stata e sul 4-3 avevamo la possibilità di rimetterci in corsa. Il problema è che abbiamo sbagliato completamente l'approccio alla partita. Dobbiamo farci assolutamente un esame di coscienza per quanto accaduto, io per primo visto che la squadra la mando in campo io e sono il primo responsabile. Nulla da dire, interpretata male, giocata male e persa male. Speriamo ci serva da lezione, sicuramente abbiamo fatto tre passi indietro rispetto a sabato scorso".

Oltre al risultato avverso, continua la maledizione degli infortuni: dopo Piscitelli, che ha saltato la sfida, durante la gara è arrivato il crac alla caviglia di Renè Ortega, arma offensiva importante che è mancata nella ripresa quando c'è stata la possibilità di ristabilire quantomeno la parità.

"Tutti sanno l'importanza che per noi ha Ortega, che soprattutto nel gioco offensivo è determinante. Dal punto di vista psicologico non ci ha certo aiutato questo infortunio. Però onestamente forse neanche con Ortega l'avremmo vinta, quindi non attacchiamoci a questo episodio. Spero solo non sia un infortunio grave e di averlo con noi sabato prossimo, vedremo lo valuteremo nei prossimi giorni con lo staff medico, ma da come è uscito dal campo sono pessimista".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Orsi Soares Vinicius (nella foto), numero 15 del Gruppo Fassina nonchè capitano gialloblù.
"Purtroppo è arrivata ancora una sconfitta in trasferta - afferma - nel primo tempo abbiamo giocato malissimo andando sotto di due reti. Poi sul 3-1 ci siamo un po' ripresi ma sul 4-1 è diventato tutto più difficile. Peccato, bisogna continuare a lavorare: il campionato è lungo e ci sono ancora tante partite da giocare, dobbiamo essere fiduciosi".

Un netto passo indietro rispetto alla positiva vittoria (e prestazione) contro Carmagnola.
"Non solo, anche contro Milano avevamo fatto bene pur perdendo, poi bene con Carmagnola. Non so cosa sia successo di preciso alla squadra. Abbiamo cominciato male male, poi per recuperare è stata difficile. Non abbiamo fatto quello che il coach ci aveva detto, ovvero di cominciare forte fin dal primo minuto con ritmo alto".

Una piccola gioia, il tuo primo gol stagionale...
"E' stato un gol da quinto uomo che avevamo provato in settimana, è venuta fuori una buona trama di gioco che ha portato al mio gol sottoporta. Peccato che non sia servito a rimettere in piedi la partita. Sabato dobbiamo riprenderci: il Forlì è in lotta per la salvezza, una squadra che è più o meno come la nostra... in casa dobbiamo vincere per forza, sempre. Non possiamo sbagliare".