Blitz della Polizia al Cesana, "Troppi segreti"
Costa e De Bastiani portano il "giallo" in Consiglio Comunale
VITTORIO VENETO - Blitz della polizia postale, su ordine della Procura di Venezia, all'istituto Cesana Malanotti. Nei giorni scorsi sono stati passati al setaccio gli uffici dell'IPAB vittoriese. Sul motivo della perquisizione, per ora, solo ipotesi.
"Non è da escludere che l'intervento disposto dalla magistratura possa essere collegato con i lavori in corso per la realizzazione di 20 posti letto e la costruzione della nuova sede amministrativa". A intervenire sull'ispezione della polizia postale, i consiglieri comunali Giuseppe Costa e Alessandro De Bastiani. "Questi lavori - ricordano i consiglieri - hanno sollevato pesanti perplessità sin dall'inizio: l'Ordine Provinciale degli Ingegneri ha formulato alcune osservazioni sulla legittimità del bando di gara indetto nel 2012. Inotre la gara è stata aggiudicata il all'unico concorrente -impresa Camerin di Vittorio Veneto in associazione con la ditta Adria Legno di Rimini (importo lavori 1,4 milioni più immobili per 870 mila euro) con un ribasso d'asta dello 0,5%".
"I l avori - rincarano i consiglieri - non erano ancora iniziati alla fine dl mese di settembre 2013, ma c'era una semplice recinzione in Via Palmanova con pezzi di gru accatastati per terrra. La giustificazione del ritardo era dovuta a una cabina elettrica che doveva essere spostata. Da alcune settimane i lavori sono sospesi, per cui non è da escludere che possano essere sorte divergenze, su eventuali maggiori costi per alcune varianti, tra l'impresa, il cda e il direttore? Il Cesana Malanotti è un ente pubblico che opera con finanziamenti pubblici e con le rette degli ospiti. Troppi sono i segreti che avvolgono questa vicenda e i cittadini chiedono informazione e trasparenza".
A generare sospetto era stato anche il recente licenziamento del direttore Claudio Ciciliot. "Il licenziamento di un dipendente pubblico è un evento così straordinario che non può non essere spiegato. Il Consiglio di amministrazione non può esimersi dall'obbligo di rispondere alla città rendendo pubbliche le ragioni del licenziamento di Ciciliot e i motivi della perquisizione ordinata dalla Procura Veneziana. Ci faremo portavoce delle richieste dei cittadini - concludono Costa e De Bastiani - chiedendo attraverso il Sindaco con una domanda di attualità in occasione del prossimo consiglio comunale, che il Presidente del Cesana Malanotti chiarisca al più presto tutta la questione".