VITTORIO VENETO - “Si possono ingannare poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo. Ma non si possono ingannare molte persone per molto tempo”. La frase è attribuita ad Abramo Lincoln e viene per lo più proposta, con qualche variante, in ambito politico; rivolta a certa tipologia umana predisposta a mentire con inossidabile faccia di tolla, per adescare voti e giustificare i propri errori. Son passati pochi giorni dal mogio dietrofront della giunta sull’allucinato progetto Las Ramblas-via Rizzera, che continuerà così ad essere saltuario terreno paludoso, ed ecco che crolla un’altra tessera nel domino degli specchietti per le allodole.

E’ noto che sull’aviocampo di San Giacomo il comune (cioè noi) ha già scialacquato oltre 50mila euro per un Concorso a premio che, senza troppa aderenza alla realtà, ha ispirato fior di professionisti a presentare disegni alla portata, solo, delle casse d’un Emirato Arabo. Ha vinto il Concorso un’idea realizzabile con appena 12 milioni; il che lascia un po’ perplessi i vittoriesi quotidianamente sobbalzanti sulle strade cittadine, così butterate parché no ‘ven schei pa’ giustarle. Ora, al traballar di carega sotto elezioni, han dichiarato che (forse eh…) per quella data si porteranno all’aviocampo dei container uso bagno per le associazioni come il rugby e il calcio femminile che così potranno andare ad allenarvisi; costo 70 mila euro.

Notare il tuffo capriola avvitata all’indietro, dai precedenti 12 milioni. Che poi, evocare bagni-container senza che vi siano le porte del campo da gioco e l’abitazione di un sorvegliante, induce qualche aspettativa su un futuribile hot spot per i profughi, che nessuno vuole in Europa ma magari Vittorio sì. Questo modo di procedere basato su megalomani fantasie e proclami, cambi di rotta, improvvisazione elettoralistica, provvisorietà… attesta che, se proprio si vuol aver responsi sulla sorte dell’aviocampo è più realistico fidarsi di una cartomante.