Arretrati, raggiunto l’accordo inquilini-Aeep
Spi e Sunia raccolgono i frutti della mediazione: il debito passa da 650mila a 295mila euro rateizzabili in 60 mesi
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO - Hanno partecipato quasi 200 famiglie ieri sera, mercoledì 30 luglio, alla riunione di tutti gli inquilini degli alloggi AEEP (Azienda Edilizia Economica Popolare) di Castelfranco Veneto convocata da SUNIA e SPI CGIL di Treviso.
Tema unico e centrale dell’incontro l’ipotesi di sanatoria dei canoni arretrati per gli anni 2003-2013. Tutto è nato lo scorso 27 maggio quando, a causa di un errore di calcolo degli affitti durato per ben 11 anni, l’Azienda ha chiesto a 309 inquilini di corrispondere somme per un totale complessivo di 650mila euro. Una richiesta che ha visto l’immediato intervento delle associazioni provinciali di SUNIA e del Sindacato Pensionati di Treviso al fine di trovare un giusto accordo a tutela dei residenti che già vivono condizioni di difficoltà economica e di disagio sociale.
La soluzione è dunque arrivata ieri sera quando gli inquilini chiamati dalle associazioni sindacali hanno aderito alla proposta di transazione definita dalle parti sociali e dal CdA dell’Azienda castellana. Grazie all’accordo, approvato nel corso dell’incontro e frutto della trattativa, il debito complessivo, prendendo in riferimento solo il periodo compreso tra giugno 2009 e dicembre 2013, ovvero di cinque mesi inferiori alla prescrizione legale, e senza l’applicazione degli interessi legali, viene ridotto a 295mila euro. Inoltre, al fine di ridurre per quanto possibile l’impatto sul bilancio familiare degli assegnatari e dei loro eredi l’Azienda ha stabilito la possibilità per gli inquilini di rateizzare il debito stabilendo, a partire da settembre 2014, una rata minima di 30 euro per un massimo di 60 mesi. Va da sé che coloro che hanno un debito residuo inferiore a 1.800 euro corrisponderanno il pregresso in un periodo più ridotto. Per i casi, invece, nei quali i 60 mesi non bastassero al recupero si studierà un piano di rientro personalizzato rispetto alla situazione reddituale e patrimoniale degli interessati.
“Quello con AEEP è stato un confronto positivo – Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso - oltre ad aver formalizzato un accordo, ieri avvallato dagli inquilini, che evita il ricorso a contenziosi legali con i relativi costi, lungaggini e incertezze, abbiamo aperto un dialogo costruttivo che guarda al futuro dell’edilizia popolare. Vogliamo confrontarci con il Comune, che controlla di fatto l’Azienda, per affrontare, insieme, anche la questione del risanamento economico e il rilancio delle funzioni sociali dell’AEEP ma anche dell’altra realtà che su questo fronte opera sul territorio, la Castelfranco Servizi, al fine di dare risposte concrete ai vecchi e ai nuovi bisogni abitativi e sociali”.
“Attraverso un dialogo aperto e sereno con le Amministrazioni della Marca – ha aggiunto Alessandra Gava, segretaria provinciale SUNIA CGIL di Treviso - quello che puntiamo a realizzare è uno slancio forte sul tema casa che prenda in considerazione per i Comuni la volontà di ricominciare a investire, anche attraverso le spese in conto capitale, sul patrimonio immobiliare destinato al sostegno della fascia debole della società. Ci sono delle opportunità, come i Fondi regionali per la morosità incolpevole e per la messa a norma degli alloggi, da sfruttare nell’intercettare risorse messe a disposizione di Comuni ed Enti”.