VITTORIO VENETO – Si accendono le luci sul rinnovato museo della Battaglia: da mercoledì 5 novembre, giorno di avvio del ricco programma di eventi per la riapertura, la facciata dell’antico Palazzo della Comunità Cenedese verrà illuminato. Luci accese, dopo due anni di buio, anche sotto alla loggia impreziosita dagli affreschi restaurati di Pomponio Amalteo. E non solo.

«Abbiamo pensato ad un allestimento della piazza per quei giorni – spiega il vice sindaco Alessandro Turchetto – con addobbi floreali per la fontana e una serie di cipressi che separeranno la piazza, in cui sarà allestita la cittadella militare, dalla viabilità. Abbiamo poi pensato a un piano alternativo per i parcheggi: sarà a disposizione l’interno del Seminario e aperta l’area antistante villa Papadopoli quale parcheggio per gli operatori».

«Faremo vedere alla città un museo in tutto il suo splendore» sottolinea il sindaco Roberto Tonon che parla di «intuizione brillante della precedente amministrazione» riferendosi al progetto di ristrutturazione da 3 milioni di euro da poco concluso. «Vogliamo poi adibire l’Aula Civica a sede di incontri culturali, come convegni e presentazioni di libri» annuncia il sindaco che, insieme alla giunta, martedì individuerà il gestore di questo museo che sarà aperto tutti i giorni, con eccezione del lunedì.

Tonon annuncia per il museo «il ruolo di centro propulsivo per le commemorazioni per il Centenario», oltre a ricordare che questo sito fa parte di una rete museale che ha come filo conduttore la Grande Guerra.

Tra le iniziative collaterali all’apertura del museo, c'è quella realizzata con Ascom Vittorio Veneto: una quarantina di ristoranti e osterie del mandamento proporranno il “piatto della Grande Guerra”, pietanze diverse che riporteranno in commensali indietro nel tempo, come i piatti a base di erba Spagna, erba medica data di solito al bestiame ma che in tempo di guerra salvò dalla fame molti contadini.