Aperto ma mai partito il centro per l’istruzione degli adulti
Bloccato dalla burocrazia, la deputata del Pd Floriana Casellato interroga il Ministro Giannini
| Isabella Loschi |
TREVISO – Appena istituito e già bloccato il nuovo centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia). A Treviso il centro è già stato autorizzato ad avviare le attività per l’anno in corso, ma a tutt’oggi il Ministero dell’Istruzione non ha ancora assegnato il Codice Meccanografico indispensabile per attivare la maggior parte delle procedure.
“La mancanza del codice meccanografico impedisce di poter attivare qualsiasi funzione amministrativa, di protocollo, aprire un conto di tesoreria, fare acquisti, assegnare incarichi, gestire il personale – afferma Renzo Trevisin referente C.P.I.A. Treviso – La cosa è davvero scandalosa perché era risaputo, da almeno due anni, che il codice doveva essere assegnato per tempo per permettere l’avvio dell’attività didattica, ma a tutt’oggi siamo ancora bloccati e senza la possibilità di avviare le lezioni.”
Il Centro Provinciale di Istruzione Adulti di Treviso conta 10 sedi principali e più di 60 sedi periferiche, impiega 100 docenti a contratto e oltre 70 collaboratori esterni e offre un servizio a quasi 7mila adulti, la metà dei quali stranieri. Dallo scorso anno prende in carico anche gli studenti dai 16 anni in su, fuoriusciti dalle scuole superiori e a rischio dispersione scolastica. Durante le lezioni, prevalentemente serali, offre un servizio di babysitter per le madri che frequentano le lezioni.
“Tutte le formalità burocratiche sono state completate ed è stata gestita tutta la parte didattica. I nostri CPIA sono pronti ad iniziare le attività, anche in collaborazione con i Comuni, ma per i suddetti motivi sono di fatto paralizzati– ha affermato l’Onorevole Floriana Casellato, deputata del Partito Democratico – Per questo ieri ho depositato un’interrogazione urgente al Ministro per l’Istruzione Stefania Giannini chiedendo che renda conto in Commissione Cultura alla Camera di questa grave situazione e che provveda a sollecitare quanto prima i funzionari del Miur che devono rilasciare il codice meccanografico. Ho interessato anche il Sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, per risolvere quanto prima questo disguido, permettendo ai Centri, ai dirigenti che si occupano del coordinamento e al corpo docenti, di iniziare le attività di un servizio di grande importanza e valore sociale e culturale per il nostro territorio. La situazione va sbloccata con urgenza e lunedì, di rientro a Roma, sarà la prima cosa di cui mi occuperò, in attesa della risposta del Ministro.”