Paese - Purtroppo c’è scappato il morto. Ve ne avevamo dato conto ieri, appena il dramma si era consumato. Adesso chissà se una simile tragedia faccia calare definitivamente il sipario sull’Ombralonga. Andrea Dal Cason, 23 anni, di Carmignano di Brenta, viaggiava con un amico.

Erano scesi alla stazione di Paese per aspettare la compagnia che ancora stava a Treviso. Stava dormendo sul ciglio della banchina quando alle cinque di pomeriggio un treno merci lo ha risucchiato, trascinando il corpo per oltre 150 metri.

La tanto vituperata manifestazione fa quindi la sua prima vittima. Il ragazzo era salito poco prima delle cinque sul treno Treviso-Vicenza per tornare a casa. Indossava anche il kit della manifestazione. Salito sul treno si accorge che non era salita buona parte della sua compagnia quindi insieme all’unico compagno che gli è rimasto, decidono di scendere alla prima fermata, Paese appunto, per aspettare il resto della compagnia.

Giunti nella piccola stazione il treno si sono messi ad aspettare gli amici in arrivo con il mezzo successivo. I due, che secondo le prime testimonianze raccolte dalla polizia ferroviaria erano alticci. Decidono di appisolarsi sul marciapiede della stazione e in pochi secondi entrambi si addormentano. Solo che dal Cason si trova proprio sul ciglio della banchina, il suo amico più all’interno.

Nessuno era in stazione in quel momento. Nessuno ha potuto avvisare i ragazzi della pericolosità della loro posizione. Quelache istante dopo viene annunciato il transito di un treno merci che non prevede sosta a Paese. Il macchinista non vede i due giovani sdraiati e tira dritto.

Il povero Andrea a quel punto viene risucchiato dal mezzo e trascinato sui binari per oltre 150 metri. Il conducente del treno non si accorge di nulla e prosegue il suo viaggio. Il giovane muore sul colpo. Pochi minuti dopo arriva un altro mezzo e in questo caso il macchinista si accorge della tragedia e allerta forze dell’ordine i quali mobilitano i sanitari.

A quel punto il traffico ferroviario va in tilt. Gli investigatori svegliano l’amico di Andrea che è sotto choc e dice di non aver visto né sentito nulla quindi chiama al cellulare Marica, la fidanzata, che nel frattempo aveva raggiunto Carmignano in auto con un’amica, A sua volta la ragazza avverte i genitori di Andrea, mamma Enide e papà Luigi.

E assieme a loro raggiunge la stazione di Paese, straziati dal dolore. Non si dà pace la fidanzata, visto che Andrea era sceso a Paese proprio per aspettare lei.