Allarme Ebola, i medici: "non ci sono rischi che arrivi da noi"
Zaia: "No allarmismi, abbiamo un solido ed efficiente sistema sanitario e di controllo"
| Isabella Loschi |
TREVISO – Dopo gli ultimi casi di lebbra e Tbc scoppianti nella Marca, torna la paura per malattie ritenute scomparse da anni nei nostro territorio. Il virus che maggiormente preoccupa è quello dell’ebola che negli ultimi mesi sta dilagando e mietendo vittime in alcuni paesi rurali dell’Africa.
Il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Usl 9, Giovanni Gallo, ha spiegato come sia improbabile che la malattia possa arrivare nel nostro Paese: “Si tratta di un’infezione dalla forte e rapida aggressività. I soggetti che vengono colpiti, in pochi giorni non sono in grado di muoversi. Dunque impossibile per loro, ad esempio per un profugo, affrontare da malato un viaggio lungo per arrivare fino alle nostre coste”.
In ogni caso la Regione ha comunicato che sono state attivate dalla direzione generale regionale della sanità tutte le particolari forme di controllo previste per prevenire l’ingresso di malattie contagiose come l’ebola, così come disposto dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il sistema sanitario Veneto è anche a disposizione delle competenti autorità marittime e portuali per collaborare, se necessario, alla sorveglianza sulle porte d’accesso come aeroporti e porti internazionali e delle forze dell'ordine che vigilano contro sbarchi di clandestini sulle coste.
“E’ una realtà scientifica – fa notare il Presidente della Regione Luca Zaia - con la quale è meglio confrontarsi seriamente, evitando infondati allarmismi, anche a livello delinquenziale, come quello circolato ieri nella rete, ma anche non facendoci distrarre dagli “#statesereni” che secondo noi stanno circolando con eccessiva faciloneria, anche da qualche fonte sanitaria. Il giusto atteggiamento - aggiunge il Governatore - è di serena ma vigile attenzione. E’ quello che stiamo facendo in Veneto, ed è l’atteggiamento più confacente a non far circolare inutili timori tra la gente che, almeno qui in Veneto, deve sapere che nulla verrà nascosto e che ogni situazione verrà affrontata con tempestività e professionalità da ogni ingranaggio del sistema sanitario regionale”. “Al momento - ha detto Zaia - ebola non c’è e ci sono fondati motivi, a cominciare dall’efficienza del nostro sistema sanitario e di controllo, per augurarci che non si presenti mai. Ma l’attenzione sanitaria del Veneto è e rimarrà al massimo livello fino a cessate esigenze”.