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26 aprile 2024

Vittorio Veneto

Al Da Ponte: Classici Contro 2016 - Xenia

Protagonisti docenti e studenti del Flaminio

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

 Al Da Ponte: Classici Contro 2016 -  Xenia

VITTORIO VENETO - Il progetto Classici Contro 2016 Xenia, ideato da Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani dell'Università Ca' Foscari, giunge nella Marca trevigiana.

Il tema intorno al quale si dibatterà attraverso le voci della ricerca e della cultura è «Xenia. Migranti, stranieri, cittadini: la cultura europea per l'ospitalità tra i classici e il presente».

Si inizia la sera del 14 aprile alle 20.30 al Teatro Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto con l'incontro dal titolo "Antica sapienza ospitale", realizzato in collaborazione col Liceo Marcantonio Flaminio e con il Comune di Vittorio Veneto, con la direzione dell'evento a cura delle prof.esse Lorena Serlorenzi, Stefania Bet e Daniela Foltran.

 

La discussione porrà al centro dell'attenzione i fondamenti culturali dell'ospitalità, e gli studenti del Liceo Marcantonio Flaminio, protagonisti nei laboratori preparatori sulla Xenia di quest'anno scolastico, saranno sulla scena a unire le loro domande, le azioni teatrali e le musiche alle parole degli studiosi che intervengono.

 

Si inizia Fabio Vettorello (Aletheia Ca' Foscari), che toccherà il problema dell'opposizione tra ricchi e poveri, privilegiati e miserabili, come vediamo nel confronto tra il nostro ipertrofico occidente e i migranti dall'Africa e dall'Asia che fuggono dalla guerra, dalla sofferenza e dalla povertà.

Per questo in passato c'era un dio, l'antichissimo Crono dei Greci (o il Saturno dei Romani). Ambivalente, enigmatico, imbarazzante, sarà "buono per pensare" la complessità del presente.

 

Il filologo classico Andrea Cozzo (in foto) dell'Università di Palermo, con la sua speciale prospettiva sociologica ci mostra quello che accadeva per capire ciò che stiamo facendo e possiamo fare ora in Europa.

Nel mondo greco, il singolo straniero e/o migrante è oggetto di atteggiamenti diversi e opposti (rispetto e diffidenza, ospitalità e sfruttamento, forme di razzismo culturale e politico e tutela) ma, di fatto, egli resta in posizione di inferiorità rispetto ai cittadini, in totale dipendenza dal loro volere.

Quando i migranti si presentano in una polis in massa i problemi si fanno ancora più complessi e investono non più soltanto loro ma anche i cittadini: sia gli stranieri sia l’elemento indigeno, per non rischiare di perdere la loro identità, tendono a rifiutare di ‘mescolarsi’ reciprocamente. Il contatto e la coabitazione a volte assumono la forma del multiculturalismo in cui la coesistenza pacifica tra le due parti si alterna al loro scontro o alla tensione sociale ma altre volte riescono a raggiungere un livello interculturale in cui alla semplice contrapposizione o giustapposizione dei due elementi si sostituisce, attraverso opportune misure, il loro armonico meticciamento.

 

La sapienza antica può diventare allora buon termine di confronto, indispensabile nel disorientamento delle democrazie europee di questi giorni.

È può essere utile a capire meglio la complessità dei problemi e anche le vie più equilibrate per cercare delle risposte. La dimostrazione sarà nelle parole di Renzo Tosi dell'Università di Bologna, massimo esperto in Italia della tradizione della nostra sapienza proverbiale, che in molti casi abbiamo ereditato dai Classici a cominciare da Omero.

 

In un intreccio di idee con le relazioni scientifiche agiscono sulla scena del teatro gli studenti del Liceo Classico Marcantonio Flaminio.

Come anticipa Lorena Serlorenzi, docente di Storia dell'Arte che ha seguito i giovani nei laboratori e nelle azioni, «L' idea di Xenia, che verrà presentata in teatro dal Liceo, nasce da un progetto maturato durante le lezioni sulla “Secessione Viennese”, per spiegare il concetto di “Arte Totale”.

Si vuole prendere come spunto questa esperienza e rappresentarla in un’operazione scenica come contributo intorno al grande tema dell'ospitalità dei Classici Contro.

L'azione scenica sarà fatta di narrazione, musica, danza e arte.

Vedremo il momento in cui Odisseo approda all’isola dei Feaci e incontra Nausicaa, proprio il giorno in cui la fanciulla si reca al fiume per lavare le vesti.

Senza paura e con generosità Odisseo viene accolto, curato dalle mille ferite che ne tormentavano il corpo e lo spirito.

 

Informazioni e approfondimenti http://lettere2.unive.it/flgreca/ClassiciContro.htm

 


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