CONEGLIANO - Insegna italiano e storia in una scuola superiore di Conegliano, ma ha la musica nel cuore (e nel curriculum). Prima di sedersi dietro una cattedra del Turistico Da Collo, Vinicio Corrent - originario di Spresiano - si è dedicato al pop e al jazz come pianista e cantante sia in formazioni orchestrali che esibendosi come solista in numerosi pianobar: allo Sheraton, all’Holiday Inn di Harare (in Zimbabwe) e di Cape Town ( Sud Africa).

 

Gli studi musicologici l’hanno anche portato a scrivere alcuni saggi e, nel 2016, in Campidoglio per ritirare un prestigioso premio dell’Unpli sulle lingue locali. La sua vera vocazione è però anche associata al cabaret, alle perfomance comiche. “Fin da piccolo - spiega Vinicio Corrent - volevo fare spettacolo tanto che alle elementari organizzavo scenette, recite e piccoli concerti.

 

E ora, attraverso l’web e un blog su OggiTreviso spero di realizzare un sogno. Intanto ho già un fan: mio figlio Riccardo, che a 10 anni è un appassionato di youtubers, influencers e quant’altro”. Il blog di Vinicio - apparso proprio in questi giorni su OggiTreviso - si intitola ‘La scossa di Corrent’.

 

Perché questo titolo? Il mio nome è Vinicio: molto dolce, vagamente romantico, e io l’ho sempre utilizzato soprattutto come nome d’arte per la musica (mi facevo chiamare Viny, Vinypianoman ecc.). Il cognome, Corrent, con le “r” che danno movimento e la “c” molto più dura rispetto a quella di Vinicio, mi pareva adatto a un blog dinamico e satirico, un blog divertente che intende però dare una scossa, un impulso!

 

 

Tra i personaggi su cui ironizzi nel tuo blog, ci sono due ‘istituzioni’ trevigiane: Gentilini e Zaia. Li conosci personalmente? Gentilini l’ho conosciuto e in passato ha apprezzato la mia ironia; Zaia non lo conosco ancora, ma la mia imitazione che fondamentalmente è simpatica gli porterà un sacco di fortuna e grazie a questa vedrai che diventerà a breve Presidente della Repubblica e poi dell’Europa!

 

I temi ricorrenti nei tuoi sketch riguardano il prosecco, il radicchio, la pasta e fasoi…: le caratteristiche del Veneto sono soprattutto gastronomiche?

 

Non solo: la cultura veneta soprattutto quella dei secoli passati è una vera e propria miniera d’oro, ma i Veneti non la conoscono. La maggior parte non ne ha mai sentito parlare o pensa che sia qualcosa di agreste, di cui vergognarsi. Non hanno idea di cos’era ad esempio il teatro veneto nel Cinquecento, quindi io oltre a far sorridere mi propongo, per quel che posso, di risvegliare un certo interesse per la cultura veneta, parlando e scherzando su quei prodotti che i veneti hanno iniziato a valorizzare.

 

Luca Paia è uno dei tuoi protagonisti più esilaranti: cosa credi che riceverà in futuro? Un sorriso collettivo o...una denuncia?

 

L’ho già detto, ma lo ribadisco: la massima carica istituzionale che un politico veneto abbia mai ricevuto!