441 Kg di marijuana in casa: sequestro record VIDEO
Blitz della Mobile in appartamento a Treviso: in arresto due 26enni, uno è forse il più grande trafficante del Veneto
TREVISO - In casa, avevano 441 kg di marijuana. Sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Treviso, Sezione Narcotici, due 26enni di origine albanese, Dedenika Ilirjan e Zhupaj Ervis, entrambi incesurati.
Sui due indagati, il primo con un ruolo di primo piano e considerato dalla polizia probabilmente il più grande trafficante del Veneto, il secondo complice, la polizia di Stato aveva accentrato l'attenzione poiché sospettava che fossero al centro di un traffico di droga che dall'Albania veniva portata in Italia e poi smerciata soprattutto in Veneto. La 'mobile' è riuscita ad individuare il palazzo di Treviso in cui, secondo l'ipotesi investigativa, si trovava un appartamento utilizzato come deposito. Dopo una serie di appostamenti, gli agenti hanno fatto irruzione nello stabile bloccando i due giovani.
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Nell'appartamento sono state trovate numerose confezioni di marijuana, suddivise in balle da 25 chili e pacchetti da 1 e 2 chili, per un totale di 441 chilogrammi. L'intero malloppo è stato sequestrato dalla Squadra Mobile di Treviso che, nel corso dell'operazione, ha effettuato anche 8 perquisizioni.
Le indagini erano partite a dicembre scorso, in questi sette mesi gli agenti della mobile hanno tenuto sotto controllo il boss del traffico, arrivando ad individuare l'appartamento di Treviso dov'è avvenuto il sequestro. I poliziotti si sono appostati all'interno dell'appartamento, attendendo tre giorni l'arrivo del trafficante, ed ammanettandolo appena ha aperto la porta d'ingresso.
Dedenika Ilirjan, come detto un incensurato, per coprire la sua grossa attività di traffico di stupefacenti lavorava come cameriere in un locale della provincia ed utilizzava più abitazioni contemporaneamente come luogo di residenza, a Treviso, Saletto di Breda di Piave e Fagarè di San Biagio di Callalta. Accorgimenti che però non sono bastati a sviare le indagini condotte dalla Questura di Treviso.
Venduto all'ingrosso il quantitivo di marijuana - in genere ne venivano vendute decine di chili per volta - avrebbe fruttato circa un milione di euro. Durante la perquisizione sono spuntati anche 80 grammi di cocaina, posti anche questi sotto sequestro.
I COMPLIMENTI DI ZAIA - "La Narcotici della Mobile di Treviso ha portato a segno un'operazione fantastica. E' fantastico sapere che i seminatori di morte avranno 500 chili in meno di droga con la quale mettere a rischio l'esistenza, e tante volte la vita, delle persone, a cominciare dai nostri giovani che, per età ed ingenuità, sono ad altissimo rischio".
Con queste parole il presidente della Regione Luca Zaia si complimenta con gli uomini della Questura di Treviso che hanno sequestrato un'ingentissima quantità di marijuana stivata in un appartamento della città e praticamente pronta per essere immessa sul mercato, arrestando due albanesi.
"E' uno dei più importanti sequestri degli ultimi tempi - aggiunge il governatore - un'altra perla di una lunga collana di successi delle forze dell'ordine nella lotta alla droga, ma anche uno sprone per combattere con tolleranza zero la battaglia quotidiana contro una delle più subdole e pericolose forme di criminalità".
"E' molto probabile - prosegue Zaia - che migliaia di dosi di fumo pericoloso sarebbero finite nei giri dello 'sballo' estivo nelle località turistiche, andando a colpire soprattutto i nostri giovani che, con l'ingenuità della loro età, rischiano di cadere nella trappola senza quasi accorgersene. Sono loro l'obiettivo principale di questi delinquenti incalliti. Anche per questo - conclude - lancio un accorato appello alle famiglie e alle persone per bene: prestate particolare attenzione a questi ragazzi, cercate di intuire se qualcosa non va e non esitate e segnalare anche solo una stranezza alle forze dell'ordine o ai nostri servizi sanitari. Siete voi il miglior alleato di chi, con qualsiasi divisa, combatte H24 7 giorni su 7 una battaglia nella quale ogni vittoria può significare vite salvate".