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22 maggio 2024

Treviso

17ENNE FA ARRESTARE SPACCIATORE DI COCA

Due arresti grazie alla segnalazione di un ragazzino

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

TREVISO - Pusher recidivo e il suo complice, incastrati da un 17enne stanco di vederli spacciare cocaina ad un suo amico con gravi problemi di tossicodipendenza. In manette Roland Kipia 21enne, già arrestato un anno fa per lo stesso reato, e Taulant Muho, 23 anni, entrambi albanesi.

Quando ha visto che lo stesso spacciatore che un anno prima aveva venduto la roba al suo amico, era tornato su piazza ed aveva ripreso a fornirgli cocaina, non l'ha più sopportato ed ha deciso di denunciarlo alla Polizia. Dalla segnalazione di questo coraggioso 17enne è così partita l'indagine che ha consentito alla squadra mobile di Treviso di arrestare per la seconda volta Roland Kipia, spacciatore recidivo.


A sinistra Taulant Muho, 23 anni, complice di Kipia, era in attesa di un permesso di soggiorno come operaio - A destra Roland Kipia, il pusher recidivo arrestato ieri dalla squadra mobile di Treviso

Il 21enne era, infatti, già finito in manette nel 2009 nell'ambito dell'operazione "Treviso Cleaning" che aveva smantellato un giro di droga e di sfruttamento della prostituzione in città. Il giovane, dopo qualche settimana di carcere era stato messo agli arresti domiciliari. Una misura cautelare che non è stata sufficiente a fargli cambiare vita. Da subito il pusher ha ripreso le vecchie abitudini, rimettendo in piedi una rete di microspaccio insieme a Muho, nullafacente con un permesso di soggiorno in attesa di approvazione come sedicente operaio. I due si erano creati un ricco mercato tra i giovani e giovanissimi, soprattutto minorenni, tra Treviso e il litorale jesolano, preferibilmente durante il fine settimana.

Dopo il primo arresto, il 21enne si è fatto più scaltro, molto più attento alle comunicazioni telefoniche e alle modalità con cui attuava lo smercio della cocaina che avveniva con complicati e lunghi passaggi di mano e mai con lo scambio diretto con i soldi. La roba veniva depositata in un luogo, i soldi in un altro. Il tutto nei comune dell'hinterland.

"E' proprio grazie alla segnalazione del ragazzino - spiega Riccardo Tumminia, dirigente della squadra mobile -, che abbiamo potuto far ripartire le indagini a suo carico e smascherare tutti i suoi movimenti. Un gesto molto importante da parte di un adolescente che ci ha consentito di arrestare due pericolosi spacciatori, pericolosi proprio per il target della loro clientela, per la maggior parte costituita da minorenni".

Una quindicina i minori segnalati alle Prefetture di Treviso e Venezia come assuntori.

 


| modificato il:

Milvana Citter

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