«A San Polo la politica del gambero»
San Polo Solidale contro la decisione di sciogliere l'unione dei Comuni di San Polo, Cimadolmo e Ormelle
SAN POLO- Il gruppo di opposizione San Polo Solidale, lunedì sera, ha espresso la sua disapprovazione per la decisione intrapresa dall’amministrazione Cenedese di avallare lo scioglimento dell’unione dei comuni tra Cimadolmo San Polo di Piave ed Ormelle.
Spiegano dal gruppo: «Decisione che arriva dopo una incolmabile quanto incomprensibile assenza di programmi di indirizzo dell’ente ormai insediato da più di 3 mesi.
Lo strumento, ora ritenuto idoneo, per garantire i servizi già presenti in unione è quello della convenzione. Strumento che si dimostra più oneroso e poco efficiente rispetto all’unione.
Le motivazioni addotte per la scelta di retrocedere nella collaborazione tra Comuni sono di tipo tecnico. In tutto questo viene, a nostro avviso,a mancare una cosciente “Vision” di Governance del territorio o quantomeno, la giusta proattività nel trovare soluzioni di partecipazione tra i tre
comuni».
Nella nota, il gruppo continua: «Lo strumento della convenzione prevede un’apparente maggiore autonomia nelle decisioni di amministrazione, con la possibilità di costituirle anche con comuni non limitrofi.
E’ evidente che questo tipo di soluzione oltre ad aumentare i costi di gestione dei servizi tende a creare delle maglie di rapporti e di scambio politico sul territorio favorendo la disgregazione.
Ci lascia invece tirare un sospiro di sollievo aver appreso che il nostro sindaco intende prendere parte ad una pianificata programmazione della riduzione di emissioni nocive nel nostro comune, sostenendo la direttiva della Comunità Europea con l’adesione al “Patto dei Sindaci”. Strumento che fu presentato dal nostro gruppo “San Polo Solidale” in campagna elettorale».