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19 aprile 2024

Cronaca

Zona gialla 7 e 8 gennaio, zona arancione 9 e 10: misure in arrivo

Le ipotesi sul tavolo prevedono la possibilità di mantenere le misure attuali fino al 15 gennaio

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Zona gialla 7 e 8 gennaio

ITALIA - Italia in zona gialla per 2 giorni con il nodo scuola da sciogliere. Poi il weekend del 9-10 gennaio in zona arancione -se non rossa- con misure e regole più restrittive per spostamenti, bar e ristoranti con l'obiettivo di arginare la diffusione del coronavirus. E' il quadro che si delinea in vista della scadenza del decreto Natale, in vigore fino al 6 gennaio, dopo una domenica di riunioni e confronti che hanno coinvolto il premier Giuseppe Conte, i ministri Boccia e Speranza, i capidelegazione della maggioranza, il Cts e in serata le regioni. I colloqui delle ultime 24 ore sono serviti per analizzare la situazione dell'emergenza covid, caratterizzata secondi gli ultimi dati quotidiani da 14.425 contagi rilevati su 102.974 tamponi, con l'indice di positività attorno al 13,8%.

 

Le ipotesi sul tavolo prevedono la possibilità di mantenere le misure attuali fino al 15 gennaio, quando scadrà l'ultimo Dpcm, o tornare alla zona gialla per il 7 e 8 gennaio e quindi alla zona arancione nel weekend 9-10 gennaio. Si profila in ogni caso la stretta per il prossimo fine settimana con divieto di ricevere più di due persone a casa, limitazioni agli spostamenti -consentiti solo all'interno del comune- e regole restrittive per bar e ristoranti. Lo schema utilizzato negli ultimi mesi, con la suddivisione delle regioni in diverse fasce, rimane d'attualità: zona rossa, zona arancione e zona gialla non vanno in archivio, sono però destinati a mutare i criteri di valutazione per l'adozione di regole più o meno restrittive, magari con parametri più severi relativi all'indice Rt: questo elemento favorirebbe il passaggio di diverse regioni nella zona arancione. La quadratura va trovata sull'asse governo-regioni. Nel confronto, spicca il tema della scuola. Il presidente del Consiglio avrebbe ribadito, nella mattinata di ieri ai capidelegazione, l'orientamento favorevole alla ripresa della scuola in presenza al 50% nelle superiori fin dal 7 gennaio.

 

La linea, a quanto apprende l'Adnkronos, non sarebbe condivisa da alcuni governatori. Ci sarebbe condivisione sulla proposta di rivedere al ribasso le soglie di Rt per entrare nella fascia arancione e rossa, ma non sulle proposte relative alle restrizioni nei weekend. "Ho chiesto al governo di non stravolgere un’altra volta le regole a cui famiglie e imprese hanno cercato di adeguarsi e sulle quali stanno da settimane cercando di programmare il loro futuro. La posizione dell’Abruzzo è che bisogna dare un quadro di stabilità che consenta di affrontare il prossimo futuro con un minimo di prospettive. Dal 7 gennaio occorre tornare alla disciplina pre-natalizia che prevede la divisione in tre fasce", dice all'Adnkronos il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio. "Ho condiviso, come tutti i miei colleghi, la proposta di abbassare le soglie di Rt previste per il passaggio da gialla a arancione e poi a rossa (portando i limiti oggi previsti a 1,50 e 1,25, rispettivamente a 1,25 e 1,00). Ma un conto - spiega - è fare una ‘manutenzione’ dello strumento anche sulla scorta dell’esperienza fatta, altro sarebbe cambiare un’altra volta in corsa le ‘regole del gioco’".

 


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