Zero Branco omaggia Giovani Comisso: un’installazione luminosa con le parole dello scrittore
Via Martiri della Libertà illuminata con la frase che Comisso dedicò al paese
| Isabella Loschi |
ZERO BRANCO – “Mi parve quasi un’ironia che il villaggio, dove era questa mia nuova terra, si chiamasse Zero”. Sono le parole, tratte dal romanzo “La mia casa di campagna” (Ed.Longanesi), con cui lo scrittore Giovanni Comisso descrive Zero Branco ed il suo territorio. Una frase emblematica, che da oggi - attraverso un’installazione luminosa - caratterizzerà via Martiri della Libertà, la via pedonale che unisce il Municipio e piazza Umberto I con la chiesa parrocchiale. È questo infatti il particolare omaggio con cui l’amministrazione di Zero Branco in occasione delle prossime festività natalizie e alla vigilia del 55esimo anniversario dalla scomparsa dell’autore (3 ottobre 1895-21 gennaio 1969), ha voluto rendere a Comisso.
“Questa installazione luminosa non solo conferisce lustro al nostro bellissimo centro, ma allo stesso tempo valorizza ulteriormente un personaggio come Giovanni Comisso, che tramite l’arte della scrittura ha portato Zero Branco nella letteratura del Novecento - le parole del sindaco di Zero Branco, Luca Durighetto - A nome mio personale e dell’intera cittadinanza esprimo un sentito e riconoscente ringraziamento alle diverse realtà che ci hanno sostenuto: è sempre insieme che si fanno le cose più belle. E tutto ciò che è bello si distingue, ci fa apprezzare di più quello che abbiamo attorno, da fiducia per il domani. Tutti elementi che, se condivisi, ci consentono di rafforzare il nostro senso di comunità che, come le parole di Comisso, può regalare emozioni e riempire di orgoglio ogni Zerotino”.
L’accensione ufficiale avverrà nella giornata di oggi, giovedì 16 novembre, alle ore 19. Oltre al Sindaco, ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e degli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa, presenzierà anche Ennio Bianco, Presidente dell’Associazione Amici di Giovanni Comisso. La cerimonia sarà arricchita da un reading di Elisa Marangon, che darà voce ad alcuni brani tratti da “La mia casa di campagna”. Si ricorda che all’autore, che a Zero Branco acquistò un casolare di campagna nell’autunno del 1930 in quella che oggi è la via a lui intitolata, è anche dedicato l’Auditorium Comunale del complesso culturale di Villa Guidini, a due passi dall’abitazione in cui trasse diverse ispirazioni per le sue opere.
Foto credit Ph Caly
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