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29 marzo 2024

Castelfranco

Zaia sull’ospedale di Castelfranco: “Non ci sono altre soluzioni”

Marcon sull’ospedale di Castelfranco: “Ce lo invidiano tutti”

| Maria Elena Tonin |

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Zaia sull’ospedale di Castelfranco: “Non ci sono altre soluzioni”

CASTELFRANCO - Anche se la "Lega senza Zaia, è sempre la Lega e nulla cambia", è indubbio che un bagno di folla a Castelfranco nella campagna elettorale a sostegno di Marcon sindaco di Castelfranco, in un giorno infrasettimanale come quello di ieri, non sia cosa di tutti i giorni. Una quarta volta di Luca Zaia nella campagna elettorale di Castelfranco, che questa volta ha il "peso" di un recente consenso elettorale che non ha precedenti.

 

"Le sensazioni su queste elezioni te le dà il popolo, che dà la delega e te la toglie quando non lo rappresenti più" ha esordito Zaia "non mi sembra abbia tolto la delega a Marcon e ora invitiamo la gente ad andare a votare. Dimostreremo di poter finire i nostri progetti." Uno dei temi caldi della serata è stato l'ospedale, che sente il fardello di una lunga campagna elettorale, mentre non si è parlato delle scuole, nonostante la presenza di un pubblico variegato per età. Sull'ospedale, la proposta elettorale di Marcon sposa a pieno la visione sanitaria della Regione Veneto, forte anche di quanto successo nell'emergenza sanitaria del Covid19.

 

"C'ero io il 21 febbraio a prendere la telefonata" ha detto Zaia "nessuno sapeva niente di quella roba immensa e nessuno mi ha chiamato per dirmi cosa fare. E sempre io, andando contro la legge, ho fatto i 3500 tamponi che poi hanno permesso di circoscrivere l'emergenza sanitaria. Diffidate da chi con cattiveria propone soluzioni perfette." Le idee possono stare a sinistra o a destra, ma hanno poi bisogno di concretezza e di scelte, questo il messaggio. Gli ospedali di Castelfranco e Montebelluna fratelli siamesi: la sanità in Veneto sceglie la specializzazione, all'interno di un contesto in cui mancano i dottori a livello nazionale, per "una programmazione sbagliata nazionale dell'università italiana" che non permette di soddisfare i reali bisogni del paese.

 

Sull'ospedale, Comune e Regione hanno dunque investito, dando alla struttura castellana una vocazione e "un'alta specializzazione, che ci invidiano." Da dove nasce allora il malumore dei cittadini castellani? "Non ci sono altre soluzioni" ha detto il presidente della regione facendo appello ad un soggetto veneto probabilmente allergico agli ospedali "i tempi odierni non consentono un'altra strada che non sia la specializzazione. Probabilmente ad un certo punto, è giusto smettere di gridare al lupo al lupo. Tutti sono bravi a chiacchierare, quando non hanno responsabilità: si crea solo allarmismo e la gente, anche per scarsa informazione, va a curarsi da un'altra parte. "

 



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Maria Elena Tonin

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