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29 marzo 2024

Nord-Est

Zaia spinge per l'autonomia: "Chiederò un impegno pubblico scritto ad alleati in Veneto"

E' polemica nel centrodestra dopo le esternazioni del Governatore

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Zaia spinge per l'autonomia:

Nel centrodestra si è alzato il polverone. La Lega e Zaia spingono per l’autonomia, e le dichiarazioni del governatore del Veneto hanno creato un certo imbarazzo dalle parti di Fratelli d’Italia. "Non esiste che al mio fianco ci siano persone che non credono nell'autonomia o che abbiano anche solo il minimo dubbio", ha dichiarato Zaia in un'intervista al Corriere della Sera.

 

E poi l’uscita che ha fatto scattare la polemica: "Chiederò un impegno pubblico scritto. Candidarsi in Veneto significa impegnarsi per l'autonomia senza se e senza ma". A tirare in ballo Fratelli d’Italia è stato lo stesso presidente veneto: “Hanno già votato per l'autonomia. In generale, direi che c'è chi arriva prima e chi arriva dopo, ma non capire che questo processo è irreversibile significa essere fuori dalla storia".

 

Apriti cielo. A Zaia ha risposto direttamente il leader di Fdi, Giorgia Meloni, a Bari durante la conferenza stampa di presentazione di Raffaele Fitto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia."Non capisco il comportamento della Lega e questa intervista di Zaia dopo la grande prova di unità che avevamo dato con l'indicazione unitaria dei candidati presidenti in tutte le elezioni regionali. Noi abbiamo già firmato nel 2018 un programma che prevedeva sostegno all'autonomia regionale, come ancora prima la destra aveva fatto sostenendo le proposte di devolution. La nostra unica e permanente preoccupazione sul tema è che sia garantita l'unità nazionale, per questo abbiamo chiesto in cambio alla Lega di impegnarsi formalmente su un convinto sostegno al presidenzialismo".

 

Meloni ha toccato, peraltro, un tasto abbastanza delicato per i leghisti, ricordando la breve parentesi del governo gialloverde con il Movimento 5 Stelle. “Siamo pronti a firmare nuovamente quel programma – ha proseguito Meloni - ma vorremmo che gli alleati si impegnassero anche sul patto anti inciucio, perché Zaia sa bene che non siamo stati noi, ma il M5S al governo gialloverde, a impedire che l'autonomia si realizzasse”. Ma Zaia non fa un passo indietro, anzi. “Non ho offeso nessuno: mi spiace, ma confermo tutta l'intervista, di una limpidezza unica e che non mi sembra né offensiva né oltraggiosa”, ha replicato. E poi ha passato la palla a Salvini, per quanto riguarda il “tavolo” di trattativa con Fdi.

 

“Io non c'entro nulla con questo tavolo – ribadisce Zaia -. Spetta a Salvini, segretario del mio partito, parteciparvi, perché ognuno ha il suo ruolo. Io non ho partecipato mai a trattative che pongano autonomia e presidenzialismo come oggetto di scambio. In ogni caso, l'autonomia non ha bisogno di essere scambiata con nulla. Anche se ribadisco che non ho nulla contro il presidenzialismo. Se Salvini ci aiuta a raggiungere l'autonomia si sarà guadagnato la nostra eterna riconoscenza”.

 


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