ZAIA PRESIDENTE DEL VENETO
La proclamazione ufficiale è avvenuta due ore fa
| Emanuela Da Ros |
Oggi. Ore 16.30. Luca Zaia è - ufficialmente - presidente della regione Veneto.
La Corte d’Appello del Tribunale di Venezia, alla fine dell’iter necessario, ha ufficializzato l'elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto.
“Mi impegnerò per dare ai cittadini veneti ciò che, votandomi, hanno chiesto: una regione moderna, identitaria, capace di creare opportunità per i giovani e guardare con fiducia e ottimismo al proprio futuro." Queste le prime parole pronunciate da Zaia che domani brinderà al suo nuovo ruolo inaugurando, insieme al Presidente Giorgio Napolitano, il Vinitaly, cioè il biglietto da visita a forma di calice del Veneto-che-brila dentro gocce di perlage.
Zaia, dunque, torna a casa. Torna nella sua regione. Al posto di Galan, di cui era stato - in uno sposalizio non proprio idilliaco - il vicepresidente. Zaia torna. Dopo aver fatto il ministro(ne) dell'Agricoltura con impegno e serietà, dopo aver contribuito a lanciare un panino dal gusto discutibile in tandem con una multinazionale dell'alimentazione, dopo aver detto la sua su ogm e pillola abortiva, Zaia torna. A casa, in un certo senso. Anzi: in molti sensi.
Da domani, Luca Zaia, figlio legittimo del '68 (è l'anno della sua nascita, tutto qui) sarà a capo di una delle regioni cartine-tornasole (e non solo geografiche) dell'Italia che veleggia.
Vedremo che dirà. E, sopratutto, che farà. Di fronte a un gruppo di elettori-conterranei che, sotto lo scodinzolio (non sempre mansueto) del leoncino San Marco, l'ha eletto in modo (quasi) plebiscitario.