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29 marzo 2024

Cronaca

"Zaia dica la verità: quanti sono i posti letto in terapia intensiva?"

Il sottosegretario all'Interno Achille Variati replica a muso duro al governatore veneto, ricordandogli che la zona gialla è stata decisa sulla base dei dati forniti dalla Regione

| Tommaso Colla |

| Tommaso Colla |

Achille Variati, sottosegretario all’Interno

NORDEST - Chiarisca sulle terapie intensive, la situazione del Veneto è preoccupante”. Achille Variati, sottosegretario all’Interno, non le manda certo a dire a Zaia. “Anche questa settimana i valori che monitorano l’andamento del Covid 19 in Veneto sono allarmanti: il numero di decessi molto elevato, l’indice Rt più alto d’Italia, e un tasso impressionante di tamponi positivi che non accenna a diminuire; gli ospedali sono allo stremo e nelle Rsa il numero dei pazienti positivi è in continua crescita”.

A preoccupare ancor di più l’esponente veneto del Governo è tutto il discorrere sul tema dei tassi di occupazione delle terapie intensive, rispetto ai quali viceversa non può esserci alcun margine di dubbio né tantomeno ambiguità: “Il mio invito è che il Presidente Zaia chiarisca in modo inequivocabile quanti sono i posti letto di Terapia Intensiva reali, cioè attrezzati e presidiati da personale medico e sanitario. Quelli che, in altre parole, potrebbero essere utilizzati anche domani, non quelli attivabili sulla carta ma di fatto privi di personale. Questo chiarimento è fondamentale”.

Ma Variati non si ferma qui, restituendo al mittente le critiche rivolte al Governo: “Il Presidente Zaia anche oggi critica le scelte del Governo e allo stesso tempo chiede che sia Roma ad assumere misure più restrittive, peraltro dopo averle sempre contestate nelle scorse settimane, dai bar ai ristoranti allo sci. Ma se il Veneto è rimasto zona gialla è anche grazie ai dati sui posti letto, ed in particolare di Terapia Intensiva.

Se i posti letto reali, cioè pienamente funzionali, fossero meno dei 1000 dichiarati dalla Regione, il tasso di occupazione sarebbe molto diverso, e il Veneto conoscerebbe immediatamente misure restrittive più forti, che permetterebbero di piegare la curva e riportare sotto controllo l’epidemia”. Di qui l’invito alla Regione a chiarire, rispondendo a una domanda semplice e diretta: “Quanti altri pazienti gravi potrebbe prendere il carico la sanità veneta in modo completo”? Continuerà lo scaricabarile da parte del governatore? Il seguito nella prossima puntata...

 


| modificato il:

Tommaso Colla

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