PADOVA - "Diciamolo ai cittadini: più 80 meno 300 quanto fa? Meno 220. Ci hanno dato i soldi con una mano sulle busta paga, poi li hanno tolti con le detrazioni dei figli a carico e con la Tasi, e adesso ci chiedono anche di tagliare i fondi della sanità".

Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (in foto), ha criticato le misure fiscali del Governo Renzi. Il governatore leghista ne ha parlato a margine di un incontro elettorale in sostegno del candidato sindaco del centrodestra a Padova, Massimo Bitonci, che sfiderà al ballottaggio Ivo Rossi, del centrosinistra.

"Una regia regionale per la Tasi? - ha poi aggiunto rispondendo alle domande dei giornalisti - la regia regionale è l'autonomia, bisogno finirla di mandare tasse a Roma. Questi ormai sono come l'attacco biblico delle cavallette: mangiano, mangiano, mangiano e i veneti si sono stancati".

Dura la replica a distanza del senatore Pd Giorgio Santini il quale afferma che "Per sostenere il candidato della Lega a Padova, Massimo Bitonci, Zaia - sommerge i padovani di bugie, sostenendo che gli 80 euro mensili non servono a nulla. Evidentemente non sa nemmeno fare i conti. Se recuperasse un minimo di onestà intellettuale vedrebbe facilmente che gli 80 euro mensili daranno a migliaia di padovani 640 euro nel 2014. Una cifra che permetterà loro di respirare sia per quanto riguarda i consumi, sia per quanto riguarda la tassazione".

Santini, capogruppo Pd in commissione bilancio del Senato, ha invitato Zaia "a non fare demagogia ad uso elettorale" sulla Tasi e le altre imposte municipali. "Il Comune di Padova infatti - ha concluso - deve ancora deliberare e l'attuale vicesindaco reggente Ivo Rossi ha già dato ai padovani ampie rassicurazioni a famiglie e quanti sono in difficoltà. I padovani non saranno tartassati come si augura Zaia".

La Controreplica di Zaia non si è fatta attendere. "La disperazione a Padova fa brutti effetti. Al punto da far scendere in campo, strillando, il senatore Santini, vicentino, a difesa del fortino in cui è rinchiuso Ivo Rossi". "Visto che noi non sappiamo fare i conti - prosegue Zaia -, ce li faccia Santini. Magari riuscirà a convincere anche Bankitalia che la Tasi non sarà quella stangata che il governatore Visco ha paventato non più tardi di ieri. E magari riuscirà anche a convincerci che da due anni a questa parte non sono stati intaccati i bilanci di famiglie e imprese che, loro sì, sanno fare i conti benissimo".

"E' talmente vero - conclude Zaia - che proprio due giorni fa Mario Monti si è vantato del fatto che Renzi stia attuando concretamente il suo programma economico. Pensionati, imprese, famiglie: preparatevi al peggio...".

Anche il segretario del Pd Veneto, Roger De Menech, interviene nella polemica sostenendo che il "Il presidente della Regione Veneto è nervoso, come tutti gli animali che sentono l'arrivo del terremoto. Poiché i risultati del suo governo sono una calamità naturale (migliaia di aziende chiuse, recessione e tasse) tenta di sminuire le azioni concrete a favore delle famiglie del governo Renzi che stimolano la crescita economica".

"Se invece di fare annunci, conferenze stampa e battaglie contro i mulini a vento si fosse concentrato a risolvere i problemi dei veneti - aggiunge De Menech -, oggi non si troverebbe nella penosa condizione di attaccare l'inattaccabile". De Menech conclude sugli 80 euro inserendo anche le affermazioni del candidato sindaco della Lega a Padova, Massimo Bitonci: "i due esponenti leghisti attaccano il governo Renzi e i provvedimenti adottati perché non hanno altri argomenti; se fossero vicini ai problemi della gente saprebbero che gli 80 euro ricevuti in busta paga sono una vera boccata di ossigeno per le tante persone in difficoltà".

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