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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Yoga da podio. A soli 10 anni

Liam Citron di Cordignano, unico italiano in gara, è arrivato secondo al campionato mondiale di yoga svoltosi in India

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

liam citron

CORDIGNANO - Lo yoga è solo per adulti? No! Parola di Liam che, a 10 anni, è arrivato secondo al campionato mondiale di yoga sport svoltosi in India, terra culla di questa disciplina.

 

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Unico atleta italiano ed europeo nella categoria “Boys” (9-11 anni) al World Championship of Yoga Sports 2022 tenutosi il 3 e 4 dicembre a Bangalore, Liam Citron è andato oltre ogni pronostico, suo, della sua famiglia e del suo allenatore. «Non mi aspettavo un secondo posto – testimonia Liam che risiede a Cordignano con la mamma Chiara Gobat, insegnante di yoga, e il papà Daniel, insegnante di hip hop -. È stata una bella esperienza. Primo è arrivato un indiano, io secondo, terzo ancora un indiano». Archiviata questa importante vittoria, arrivata dopo un primo posto ai campionati italiani svoltisi a novembre, ora il piccolo Liam guarda già al prossimo mondiale: «Il primo posto sarà difficile, ma ci punto!». Una stella dello yoga Liam fin da piccolo ha respirato aria di sport in casa. Entrambi i genitori vengono dalla danza. «Liam ha sempre fatto yoga con me – ripercorre la mamma che insegna allo Yoga Lab di Sacile, società con cui il bambino ha partecipato sia al campionato italiano, sia al mondiale -. Nel nostro centro da anni facciamo yoga con i bambini proponendo un approccio ludico-motorio a questa disciplina. Liam ha quindi preso lo yoga come un gioco a partire dai cinque anni». Sul tappetino, asana dopo asana, Liam non è passato inosservato al maestro di Chiara, Nicola De Simone, che fa parte della Federazione Italiana Yoga Sport, che «ha visto in lui una piccola stella, individuandolo come possibile atleta. In accordo con Liam – sottolinea la mamma – abbiamo così iniziato un percorso e nell’ottobre 2021 ha iniziato a preparare una sequenza per i campionati italiani e poi per i mondiali, che si sono svolti online». Per Liam è stato un primo banco di prova, ottenendo un quinto posto al mondiale ed una medaglia d’argento ai campionati italiani. Un anno dopo, questa volta in presenza in India, la patria dello yoga, il secondo posto. «Liam era l’unico bambino europeo – testimonia Chiara presente a Bangalore -, tutti gli altri partecipanti erano asiatici. Una prova particolarmente difficile. Andavamo lì per un terzo posto.

 

Liam è stato molto bravo e non ha sbagliato nulla, meritandosi il secondo posto». Tanta la gioia per la famiglia Citron, come pure per l’allenatore di Liam, Brenno Ros, che affianca Chiara nella preparazione tecnica del bambino. Uno sport in controtendenza «Tra i miei compagni di classe (frequenta la quinta elementare ndr), tanti maschi giocano a calcio, cinque bambine fanno danza. Io sono l’unico che pratica yoga – testimonia Liam -, anche se in verità oltre allo yoga, che ho iniziato cinque anni fa, mi sono avvicinato ad altri dieci sport. Ora pratico anche parkour, allenandomi una volta alla settimana, e poi sci in inverno». «Liam – aggiunge la mamma – è un bambino volto vivace. E a differenza dell’idea che molti si sono fatti in Occidente dello yoga, un bambino vivace rimane vivace anche praticando questa disciplina, con la differenza però di riuscire a gestire le proprie emozioni e riuscire a mantenere l’attenzione. I bambini vivaci riescono a trovare un buon compromesso con lo yoga e la respirazione per gestire i loro momenti up». Lo yoga non è solo, dunque, una disciplina per adulti. Né di sola meditazione. «C’è sempre più attenzione verso questa disciplina da parte di bambini e ragazzi: insegno yoga anche in molte scuole dell’infanzia e primarie – testimonia Gobat – e, a questa disciplina, insegnanti e famiglie si stanno avvicinando molto. I bambini oggi sono sovra-stimolati. Lo yoga ti fa fermare, per trovare un equilibrio e per riflettere senza modificare la vivacità o la natura del bambino». Praticare lo yoga a livello agonistico, così come per tutti gli altri sport, richiede dei sacrifici. «Per prepararsi al mondiale, Liam ha dovuto rinunciare a qualche festa di compleanno e a qualche gioco con i suoi amici, ma ora recupereremo – assicura la mamma -. È stato lui a prendersi l’impegno di queste gare, impegno che ha portato avanti con gioia e molta determinazione». «Non so dire se sia o meno impegnativo – interviene a riguardo Liam pensando a quanto vissuto nei mesi scorsi per arrivare al mondiale in India -. Gli allenamenti non lo sono stati sicuramente.

 

E partecipare a queste gare è stato bellissimo: sono pronto ad affrontare anche le prossime!». Il Mondiale in India Il mondiale e la settimana vissuta in India sono stati indimenticabili per Liam: «Ho conosciuto altri giovani atleti della mia categoria, in particolare un indiano ed un malese con i quali ancora mi tengono in contatto via WhatsApp. E quando sono rientrato in Italia, i miei amici mi hanno fatto un festone». La gioia è tanta per questa nuova esperienza vissuta e il nuovo traguardo raggiunto. Le emozioni vissute a Bangalore sono ancora vive, dal viaggio in aereo, alla scoperta dell’India, all’incontro con tanti bambini che come Liam praticano yoga a livello agonistico, ai momenti della gara, all’applauso finale della giuria. Liam ha portato in gara una sequenza di sei posizioni da mantenere dai tre a cinque secondi, richiedendo per questo molta concentrazione. Al mondiale è arrivato facendo, nel corso dell’ultimo anno, due allenamenti a settimana, divenuti anche tre o quattro a ridosso della gara.

 

«Ora stiamo pensando ai campionati italiani che si terranno a settembre e probabilmente quest’anno ci saranno anche gli europei» anticipa la mamma. Il Coni non inquadra lo yoga tra le discipline sportive. Ma la Federazione Italiana Yoga Sport punta a far rientrare lo yoga tra le discipline delle Olimpiadi 2028, anche perché questa disciplina negli ultimi anni è sempre più praticata a livello mondiale. Sempre più yoga «La pandemia da Covid-19 ha aumentato in modo esponenziale le richieste di yoga e di meditazione – testimonia Gobat -. L’hanno in cui abbiamo riaperto dopo lo stop forzato, abbiamo avuto un boom di iscrizioni proprio perché le persone avevano bisogno di trovare tranquillità e pace interiore, avendo riscoperto il bisogno di fermarsi e di trovare un po’ di tempo per loro. E non parlo solo di persone adulte, ma anche di bambini e ragazzi. C’è stata dunque una grande crescita della conoscenza del mondo dello yoga». Uno sport che allena la mente e il corpo. «La pratica regolare dello yoga attraverso le asana è una combinazione di mente e spirito – conclude -. E consente anche i bambini e ai ragazzi di sviluppare equilibrio, forza, flessibilità, non solo nel corpo, ma anche nella mente, aumentando le capacità di attenzione, concentrazione e fiducia in loro stessi».

 


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Claudia Borsoi

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