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14 dicembre 2024

Montebelluna

Volpago, l’oasi nell’area del rifugio Gioia resta un miraggio

L’iter burocratico si è arenato e ora sembra sfumare l’ipotesi di tutela sul Montello: ignorate le oltre 5000 firme di richiesta

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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Montello

VOLPAGO DEL MONTELLO – Dopo l’esultanza di Sebastiano Guzzardi presidente di dell’associazione “Gioia APS”, lo scorso febbraio, per l’istituzione di un’area protette di 50 ettari attorno al rifugio sul Montello dove vietare la caccia sembra che il progetto si sia arenato. La documentazione per dare corso all’annunciata area protetta non è completa e i cartelli che delimitavano l’oasi sono stati tolti. Sulla questione interviene Andrea Zanoni, consigliere regionale dem che afferma: "Dopo i gravi fatti e le intimidazioni è necessario creare una zona cuscinetto". Zanoni prosegue: "L'istituzione dell'oasi di protezione di Santa Maria a Volpago del Montello è indispensabile. E lo è principalmente a seguito dei gravi fatti avvenuti nel rifugio per cani gestito dall'Associazione Gioia, alla quale rivolgo la mia piena vicinanza. Ricordo il ruolo sociale molto importante svolto da questa associazione che accudisce gratuitamente i cani di persone sole che devono ricoverarsi in ospedale per lunghe terapie o di donne vittima di violenza che non possono portare con loro gli animali. Un servizio nobile, messo però a dura prova, tra minacce, spari nelle immediate vicinanze ed altri episodi incresciosi come l'uccisione di un quattro zampe del rifugio, aggredito mortalmente da un cane da caccia".

Secondo Zanoni "è soprattutto grave quanto denunciato dall'Associazione Gioia circa l'iniziativa di alcuni cacciatori, andati casa per casa dei residenti per chiedere una sottoscrizione di opposizione all'oasi, dicendo che l'area protetta avrebbe impedito loro di svolgere ogni tipo di attività agricola pregiudicando l'uso della proprietà del terreno. Una falsità colossale che il presidente di Gioia, Sebastiano Guzzardi, con il quale sono in costante contatto per seguire questa vicenda, ha denunciato alle autorità competenti. L'iniziativa della Regione di istituire l'oasi va incontro alla richiesta, sostenuta da una petizione che ha raccolto ben 5.000 firme in un mese, di creare un cuscinetto di sicurezza di almeno 300 metri attorno al rifugio. Una fascia di rispetto che risponde peraltro a una precisa disposizione del progetto di legge sugli animali di affezione che ho presentato, sottoscritto da tutta l'opposizione. A breve depositerò inoltre un'interrogazione e una richiesta di accesso agli atti per chiedere provvedimenti su quanto pubblicamente denunciato dall'Associazione Gioia".

Leggi anche:

Volpago, un’oasi protetta attorno al rifugio Gioia, l’ok della Regione
 


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