TREVISO - Si è svolta domenica scorsa, nella bella cornice di Possagno, la finale di pallavolo tra la Volley Piave  ed il Giorgione.

Il palazzetto di Possagno a stento è riuscito a contenere i numerosi spettatori che hanno assistito al duello finale. E’ stata una bella partita, combattuta punto su punto con schiacciate, muri e giocate di pregio. 

La Volley Piave ha vinto 3 a 0, i primi due set sono stati in equilibrio sino alla fine con però il guizzo finale della Volley Piave (25-21, 25-22). Nel terzo set invece la squadra del Quartier del Piave ha imposto il proprio gioco vincendo con più facilità (25-14).

Al termine della gara il sindaco di Possagno, Gianni De Paoli  ha ringraziato la Fipav provinciale per aver scelto il paese da lui rappresentato per la finale e per aver permesso di vivere un bel pomeriggio di sport. Ha ringraziato tutti perché si è potuto apprezzare un volley di qualità, ben giocato sul campo e ben vissuto sugli spalti.

Infatti le tifoserie hanno accompagnato le proprie squadre con canti, ritmi e un gioco di colori. Successivamente ha preso la parola il presidente della Fipav Treviso, Michele De Conti sottolineando che la volley sta vivendo un momento di crescita dei tesserati a conferma che la pallavolo è ancora un luogo sano di sport e di crescita. Grande soddisfazione del presidente della Volley Piave, Daniele Berti perché questo successo corona i tanti sforzi che la società sta sostenendo in questo periodo, in particolare legati alle difficoltà nel reperire finanziamenti,  c’è infatti molto volontariato nella gestione della società  per riuscire a garantire una corretta gestione di tutte le attività.

Matteo Fornasiero, allenatore al primo anno con la Volley Piave e già ai vertici della pallavolo provinciale è molto soddisfatto della prestazione della sua squadra, afferma infatti che  il gruppo e la determinazione in campo sono la vera forza della compagine. Ora  però, afferma,  è il  momento di gustare piano piano il sapore della vittoria con lo sguardo rivolto alle prossime scommesse, magari quelle regionali.