Vittorio Veneto risparmia sul riscaldamento pubblico: "Niente costo fisso, con gli impianti spenti non pagheremo"
Venerdì sera il punto verrà votato dal consiglio comunale: l’ente intende rinnovare il contratto con “Bim Piave Nuove Energie srl”, ma sul piatto ci sono anche delle importanti novità
VITTORIO VENETO - Il comune rinnova il contratto e risparmia sul riscaldamento degli edifici pubblici. Venerdì sera il punto verrà votato dal consiglio comunale: l’ente intende rinnovare il contratto con “Bim Piave Nuove Energie srl”, ma sul piatto ci sono anche delle importanti novità.
“Con il nuovo contratto introduciamo alcune modifiche – spiega il sindaco Antonio Miatto -. Con il nuovo documento non avremo più un costo fisso: se spegneremo un impianto, non pagheremo. In questo modo pagheremo solo i consumi effettivi. Il contratto è modulabile nel tempo anche in base al consumo reale”.
A inizio settembre il Ministero della transizione ecologica ha pubblicato il regolamento per "realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia". Tra le misure previste c'è la riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici.
"I limiti di esercizio degli impianti termici sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione", si legge nel regolamento.