Vittorio Veneto, potature selvagge e alberi massacrati in via Marconi
Il parere dell'esperto: "Così si indeboliscono le piante"
VITTORIO VENETO - Potature “selvagge” in via Marconi a Vittorio Veneto. In questi giorni i tigli presentano i segni di una potatura imponente, peraltro effettuata “fuori tempo massimo”.
Come spiega Orfeo De Nardi, insegnante di agronomia generale e orticoltore dell’istituto “Cerletti” di Conegliano, infatti, “la potatura andrebbe fatta dal momento in cui l’albero perde le foglie al momento in cui le gemme si ingrossano. Quindi, indicativamente, da ottobre a febbraio”.
Il rischio di potature di questo tipo, effettuate peraltro a fine aprile, è quello di indebolire l’albero, costringendolo e riprodurre nuovamente le gemme che sono state asportate.
In primavera infatti l’albero riparte dalla dormienza invernale, e le potature impongono un brusco stop al “risveglio”. “In nessun albero, poi, i rami dovrebbero essere tagliati oltre i 4-5 cm di diametro” spiega De Nardi.
La capitozzatura effettuata in via Marconi acuisce quindi il rischio di “malattie infettive e dell’aggressione da parte di parassiti”, continua l’esperto.