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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, piscine a rischio chiusura: "Se non riesce a salvarle, la giunta deve andare a casa"

L'attacco dell'ex vice sindaco Braido. Miatto: "Facile coprire le spese delle piscine a parole, ma è più difficile coprirle con soldi reclamati da altre spese imprescindibili"

| Roberto Silvestrin |

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Vittorio Veneto, piscine a rischio chiusura:

VITTORIO VENETO - Il futuro delle piscine vittoriesi fa discutere. L’ex vice sindaco Giovanni Braido, che frequenta la struttura di Piazza Aldo Moro da 10 anni, non usa mezzi termini: “Se non riesce a salvare piscine, la giunta deve andare a casa. Sono stato assessore, so come funzionano le cose. I soldi si trovano, non devono essere utilizzati per monumenti o per cose poco importanti”.

 

L’allarme lanciato ieri da Ambra Polesel, presidente di Nottoli Nuoto, ovviamente non è passato inosservato. “La situazione è drammatica, questa è la cronaca di una morte annunciata”, ha dichiarato. Al Covid e alle restrizioni, infatti, ora si è aggiunto anche il “caro bollette”.

 

“Per quanto riguarda il metano, a settembre abbiamo pagato 2200 euro, 22 centesimi al metro cubo. A dicembre abbiamo dovuto pagare 22mila euro, 1,21 euro al metro cubo – ha aggiunto Polesel -. In più c’è stata la quarta ondata e gli ingressi sono ancora contingentati. Se le cose non cambieranno, saremo costretti a pensare ad una soluzione estrema”.

 

“Le piscine vittoriesi sono in grande difficoltà, come tutte le piscine – commenta il sindaco Antonio Miatto -. L’afflusso di gente si è ridotto e le spese sono aumentate enormemente. Non c’è nemmeno la possibilità di chiuderle per risparmiare, perché gli impianti si rovinerebbero e le spese per riavviarli sarebbero importanti. Se lo Stato non interverrà, stabilendo la gratuità dell’acqua ed eliminando le accise sui combustibili, le piscine italiane purtroppo dovranno chiudere”. Il primo cittadino risponde anche a Braido: “È facile coprire le spese delle piscine a parole, ma è più difficile coprirle con soldi reclamati da altre spese imprescindibili. Sono tutti bravi a pagare con soldi amministrati da altri”.

 

Leggi anche: 

"Bolletta da 2mila a 22mila euro, le piscine di Vittorio Veneto rischiano di chiudere"

 



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