Vittorio Veneto, il piastrino del soldato caduto in guerra "torna a casa" dopo 80 anni
E' stato consegnato a Giacomina Mattiuz, nipote di Angelo Ghin
VITTORIO VENETO/TARZO - Il piastrino del soldato caduto in guerra è “tornato a casa”. È stato consegnato alla nipote qualche giorno fa, durante l’assemblea sezionale degli Alpini che si è tenuta a Tarzo. Il piastrino apparteneva ad Angelo Ghin, giovane originario di Tarzo. Dopo essere diventato alpino, il soldato venne aggregato all’Armir e partì per la campagna di Russia. A Gadyutsche, nei pressi di Rossosch, trovò la morte: era il 17 dicembre del 1942. Disperso in combattimento, divenne a soli 20 anni una delle centomila “gavette di ghiaccio”.
Dopo 80 anni, al termine di un complesso iter, è stato inviato a Tarzo un pacchetto postale con dentro il suo piastrino. Il sindaco Vincenzo Sacchet, il consigliere nazionale dell’Ana Daniele Bassetto e il presidente sezionale Francesco Introvigne hanno consegnato il cimelio alla nipote Giacomina Mattiuz e ai suoi famigliari. “È stato atteso con viva speranza per lungo tempo", spiegano le Penne Nere.