Il Comune di Vittorio Veneto, in forma associata con quello di Revine Lago, ha consegnato un progetto dedicato alla residenzialità dei giovani partecipando al bando del GAL (Gruppo di Azione Locale) dell’Alta Marca Trevigiana. Si tratta di un intervento di ristrutturazione di quattro alloggi in via Graziani, di proprietà del Comune di Vittorio Veneto, che verranno messi a norma per ospitare giovani con età inferiore ai 25 anni e famiglie con minori in situazioni di emergenza abitativa.

“Abbiamo deciso di partecipare al bando per chiedere un finanziamento su un progetto che già era nel nostro programma, cioè attivare un servizio di accoglienza abitativa temporanea rivolto alle famiglie con figli minori e ai giovani stranieri che non abbiano ancora compiuto il 25° anno d’età, residenti a Vittorio Veneto – spiega il sindaco Mirella Balliana -. Con questo servizio vogliamo dare una risposta alle numerose situazioni di emergenza abitativa che faticano a trovare una soluzione rapida nel libero mercato e nell’edilizia residenziale pubblica. Scopo del progetto è infatti di consentire alle persone che verranno temporaneamente ospitate di ripensare il proprio percorso individuale e sociale, sostenute da un progetto finalizzato all’inclusione sociale e alla promozione dell’autonomia”.

La decisione di progettare un servizio di accoglienza temporanea nasce da una lettura dei bisogni principali che sono emersi nell’ultimo anno (2024) nel lavoro quotidiano dei servizi sociali, dai bisogni emersi nell’attività delle politiche giovanili e dai dati rilevati dall’attività del servizio di Pronto Intervento Sociale (PRIS). Tra i molteplici temi rilevati, quello abitativo è il più frequente e di difficile soluzione. Per quanto riguarda il Comune di Vittorio Veneto, la maggior parte dei casi presi in carico dai servizi sociali rientra nell’ambito dell’insicurezza abitativa con pratiche di sfratto esecutivo per morosità o per necessità del proprietario di vendere o utilizzare l’immobile. In alcune situazioni emergono delle difficoltà rispetto alla salubrità e, in alcuni casi all’agibilità, delle abitazioni abitate. È emersa, quale problematica, anche la collocazione di alcune soluzioni abitative nel territorio: il problema riguarda la vicinanza ai servizi scolastici ed educativi e la mancanza del servizio di trasporto pubblico nei pressi dell’abitazione.

Trattandosi di famiglie in cui, talvolta, nessuno dei genitori è in possesso della patente di guida, la posizione geografica risulta un importante limite per le stesse, che quindi faticano ad accedere ai servizi del territorio. Infine, vi sono vari casi in cui famiglia risulta proprietaria dell’immobile in cui vive, ma lo stesso viene messo all’asta per il mancato pagamento delle rate del mutuo.

“Il progetto di ospitalità abitativa temporanea, che il Comune di Vittorio Veneto intende attivare insieme a Revine, coinvolgerà due nuclei familiari con figli minori, ai quali verranno riservate due unità abitative al piano terra, e 5 giovani che non abbiano ancora compiuto il 25°anno di età, residenti nel comune di Vittorio Veneto, ai quali verranno riservate due unità abitative al primo piano - conclude l'assessore Barbara De Nardi -. Ci auguriamo che possano arrivare i fondi per realizzare questo intervento, che sosterrebbe notevolmente le nostre politiche sociali e abitative del territorio”.

Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo