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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, i genitori raccolgono le firme per far dimettere il ministro dell'istruzione

| Claudia Borsoi |

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Vittorio Veneto, i genitori raccolgono le firme per far dimettere il ministro dell'istruzione

VITTORIO VENETO – È partita stamane, martedì, da Vittorio Veneto una raccolta firme per chiedere le dimissioni del ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. Fuori dalla scuola primaria “Manzoni” di via Marcinelle, a Forcal, una decina di genitori e nonni capitanati da Roberto Piccin (in foto sopra), promotore dell’iniziativa, hanno dato voce alla loro rabbia e preoccupazione per un anno scolastico che a settembre è scandito al momento solo da tante incognite. Presente anche l’assessore alle politiche scolastiche di Vittorio Veneto Antonella Caldart che si è unita al coro dei genitori.

«Siamo mossi dalla rabbia e dalla preoccupazione per i nostri bambini – spiega Piccin –. Nelle scuole statali su 7 milioni di studenti nessun positivo al Covid-19, mentre tra i 414 calciatori di serie A ben 23 positivi. E mentre il calcio è ripartito senza che ci sia l’obbligo di mascherina e si assistono a scene di ammassamento di calciatori attorno all’arbitro, ai nostri figli viene chiesto di tornare a scuola con mascherina e banchi protetti da plexiglas. È una cosa inaccettabile. Per i nostri figli c’è un bisogno di stare uniti, non che la scuola si trasformi come un carcere in cui si deve parlare dietro ad un vetro. Chiediamo pertanto che la ministra venga sostituita perché incapace di gestire la situazione. I bambini hanno il diritto di vivere la loro libertà di bambini».

 

Dalla scuola “Manzoni” stamane ha preso avvio la raccolta firme che sarà replicata in altre mattine fuori dalle altre scuole della città e del Vittoriese. «A fine luglio – prosegue Piccin – consegneremo le firme al sindaco Antonio Miatto affinché le recapiti alla ministra».

«La ministra è inadatta: non ci ha fornito alcuna indicazione chiara su cosa e come fare e le linee guida sono assurde – afferma l’assessore Antonella Caldart solidale con i genitori -. Nelle nostre scuole primarie, sia chiaro, a settembre non ci sarà il plexiglas». Lunedì sono partiti i centri estivi: «Fa strano – osserva l’assessore – vedere 15 bambini suddivisi in tre gruppi ciascuno in un’aula in una scuola che lo scorso anno accoglieva 150 bambini. Siamo pronti, come per i centri estivi, a proporre un patto di corresponsabilità ai genitori che ci permetterà tranquillamente di tornare a scuola a settembre mantenendo una distanza tra i bambini di un metro-un metro e mezzo, arieggiando periodicamente le aule, garantendo l’igienizzazione delle mani. Le criticità maggiori, su cui stiamo ragionando, riguardano l’organizzazione della mensa e il trasporto con i pulmini».

 


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Claudia Borsoi

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