VITTORIO VENETO - A che punto siamo con il Piano di Assetto del Territorio (Pat)? Lo ha chiesto ieri sera in consiglio comunale il consigliere di Partecipare Vittorio Matteo Saracino, presentando un’interpellanza sul tema. “Il Comune di Vittorio Veneto resta uno degli ultimi, almeno nella provincia di Treviso, a non aver realizzato questo strumento di governo del territorio” ha ricordato il consigliere.

A spiegare i motivi di questo “ritardo” è stato il sindaco Roberto Tonon, che ha spiegato come il vecchio Prg risalga al bienno 1993-5. Nel 2011 è invece stato redatto un documento preliminare al Pat, e nel 2014 l’amministrazione ha “approfondito la conoscenza del territorio” grazie ad ulteriori analisi (come per la microzonazione sismica).

Una delle cause per cui il comune non è ancora dotato dello strumento urbanistico sarebbe quindi lo studio approfondito e analitico della città. Ma non è tutto, visto che quest’anno la legge regionale 2014 ha modificato la situazione, “limitando il consumo di suolo e costringendo tutti i comuni ad individuare gli ambiti urbani consolidati, all’interno dei quali consentire gli interventi di trasformazione”.

Quindi ci sono stati comuni, che avevano già adottato il Pat, che si sono trovati costretti a bloccare lo sviluppo del territorio. “Stiamo procedendo con la predisposizione delle tavole di progetto” ha spiegato Tonon, ultimate le quali saranno attivate tutte le procedure di partecipazione che prevede la legge regionale.

“Tutto questo nei limiti delle disponibilità, che in questo momento sono limitate - ha chiarito il sindaco – e da destinare secondo una scala di priorità che tenga conto della effettiva necessità di una scelta rispetto ad un’altra”. Chiarimento che non ha per nulla soddisfatto Saracino: “Non ha risposto alle mie domande. Il Pat non è una priorità?”.