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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, dopo il nubifragio le prime polemiche

La protesta dei residenti di via Pontavai

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Vittorio Veneto, dopo il nubifragio le prime polemiche

VITTORIO VENETO - Si sentono abbandonati da tutti i residenti di via Pontavai, che dopo il nubifragio di domenica sono rimasti soli coi loro sacchi di ramaglie e foglie in bella vista, fuori dalle porte delle abitazioni.

 

Nessuno ancora, dalla grandinata dello scorso weekend, è passato a raccogliere i circa 20 sacchi pieni del materiale raccolto dai cittadini.

 

 

Qui era una selva, era tutto allagato” spiega Claudia Bet, della Trattoria al Mulino, che domenica ha svuotato tombini e canalette di scolo, ormai sommerse dai detriti.

 

I canali che corrono a bordo strada erano ricolmi di foglie e rami, che i residenti hanno deciso di raccogliere autonomamente. Inutili però le richieste inoltrate agli uffici comunali: hanno ricevuto rassicurazioni sul fatto che qualcuno sarebbe passato a prelevare i “rifiuti”, ma sono rimasti – come dicono loro - “in una situazione di totale abbandono”.

 

La polizia locale è giunta in sopralluogo ieri, durante la seconda ondata di precipitazioni, ma per monitorare il livello del torrente che taglia perpendicolarmente via Pontavai. Gli operatori di Savno sono passati martedì, ma non hanno raccolto i sacchi: “Spetta al comune” hanno riferito ai residenti.

 

 

Che ormai sono costretti a convivere con le esalazioni maleodoranti provenienti dal materiale in decomposizione. “Ne abbiamo piene le scatole (edulcoriamo l’espressione, ndr)” tuona la signora Bet, che di fronte alla propria attività, domenica, aveva un vero e proprio lago.

 



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Roberto Silvestrin

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