VITTORIO VENETO - Vittorio Veneto città dell’arte “rimossa”. Non si placa la polemica dopo la rimozione dell’opera di Andrey Kuzkin, realizzata in occasione del Centenario, dall’arco austriaco di Serravalle.

 

Se l’attuale presidente del consiglio comunale, Paolo Santantonio, qualche giorno fa aveva esultato, al suo predecessore – in quota Pd – Silvano Tocchet, la cosa non è andata giù: “Questo "fa e desfa" non mi piace, ma questo non è importante. La cosa intollerabile è che ci sono coinvolti soldi pubblici e privati, donazioni liberali, a sostegno del progetto del centenario e delle opere di artisti internazionali – così si è sfogato su Facebook -. Di questo dovrete rendere conto alla città e ai vittoriesi . Ma, al di là di questo, il rammarico maggiore è quello di assistere a questa squallida carrellata di commenti qualunquisti, superficiali e irriverenti da parte di persone superficiali, qualunquiste e irriverenti che non hanno rispetto per chi in questo progetto ha creduto fino in fondo”.

 

E poi arriva la stoccata all’assessore alla cultura, che aveva ricoperto lo stesso ruolo anche nella precedente giunta di centrosinistra: “Cara Antonella Uliana questo, al di là del credo e delle idee politiche, è il vero volto della giunta leghista di Vittorio. E allora è giusto che vadano fino in fondo e che tolgano anche il monumento di Piazza medaglie d'oro come ha solennemente proclamato più di qualcuno e che vengano ripristinati i parcheggi, se hanno il coraggio di farlo”.