Vittorio Veneto, bolletta quasi raddoppiata. Negozio spegne le luci: "Nessuno ci tutela"
Il cartello affisso alla porta: "Spegnere le luci è l’unico rimedio per combattere il 90% di aumento della bolletta”
VITTORIO VENETO - “Spegnere le luci è l’unico rimedio per combattere il 90% di aumento della bolletta”. Ieri sera il commerciante ha affisso il cartello, ha spento le luci e se n’è andato. I faretti delle vetrine si sono spenti subito dopo l’orario di chiusura. Di solito, invece, rimanevano accesi fino alle 11. L’esercente è stato colpito – come tantissimi altri colleghi – dal caro bollette, e ha voluto lanciare un vero e proprio appello.
“L’ultima bolletta è aumentata del 90% - spiega l’esercente, che è molto conosciuto a Vittorio Veneto -. La mia vuole essere anche una critica alle associazioni di categoria, che non stanno facendo nulla per noi commercianti. Dobbiamo muoverci e fare fronte comune, anche con azioni simboliche come questa, perché nessuno ci sta tutelando. Il tempo delle chiacchiere è finito, con le parole non si pagano le bollette”.
Il “caro energia” sta colpendo tutta la città: come ha spiegato l’amministrazione, infatti, per risparmiare verranno illuminati solo i monumenti più importanti, e in alcune zone verrà introdotta l’accensione alternata dei lampioni.
“Ieri sera, quando ho spento le luci, mi si è stretto il cuore – aggiunge l’esercente -. Qui la crisi si fa sentire. Se chiudono tutti i negozi, cosa rimane qui in città?” Al lockdown, alle chiusure e alle limitazioni, infatti, ora si è aggiunto anche il “caro bollette”, che sta incidendo sui bilanci di attività già messe in crisi dalla pandemia.