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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, il bar “Peccato Divino” multato per assembramento: “Ingiusto, faccio ricorso”

“Oggi ho ricevuto la multa e anche una diffida, emessa dal comune di Vittorio Veneto”

| Roberto Silvestrin |

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Vittorio Veneto, il bar “Peccato Divino” multato per assembramento: “Ingiusto, faccio ricorso”

VITTORIO VENETO - Ci sono rabbia e delusione nelle parole di Luigino Gava, il gestore del locale “Peccato Divino”. La sua enoteca, a causa dell’assembramento segnalato domenica scorsa, è stata sanzionata dalla polizia locale. “Oggi ho ricevuto la multa e anche una diffida, emessa dal comune di Vittorio Veneto”, spiega l’uomo.

 

Lui, però, presenterà ricorso. Lo ha annunciato oggi pomeriggio: “La petizione lanciata nei giorni scorsi è chiara, ho anche l’appoggio degli altri esercenti del Quadrilatero. Siamo esausti, questa multa è ingiusta”. “Io pago regolarmente l’occupazione del suolo pubblico, perché metto delle panche all’esterno del locale – continua Gava -. Ma lo spazio restante, sotto i portici, è suolo pubblico, e io non posso intervenire. Quando chiedo ai giovani di andarsene, mi dicono che sono in un luogo pubblico, ed è vero”.

 

“Devo prevenire la formazione di assembramenti? Ma fino a dove arriva la mia responsabilità? Fino alla fine dell’area che occupo con le panchine. Non posso occuparmi anche del suolo pubblico”, aggiunge il gestore. Nei giorni scorsi è “apparsa” anche una petizione per chiedere la revoca della sanzione.

 

“Il fenomeno si è intensificato dopo il secondo lockdown – spiega Gava -. Creano assembramenti, portano gli alcolici e la musica da casa. Abbiamo più volte segnalato questi episodi alle forze dell’ordine. I minorenni si fanno comprare gli alcolici dai maggiorenni, è stato offerto anche del fumo ai clienti del mio bar”.

 

Negli ultimi tempi il Quadrilatero è finito più volte sotto i riflettori: le segnalazioni riguardano episodi di degrado, “scorribande” in bicicletta, provocazioni e bullismo. “Si tratta di persone che non rispettano questo luogo e le persone che ci lavorano – sostiene Gava -. Le persone educate, invece, si allontanano sempre di più”.

 


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Roberto Silvestrin

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