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28 marzo 2024

Conegliano

Visitatori da tutta la regione per la mostra mercato “Veneto in grigioverde”

La Fiera di Militaria apre con oltre 400 visitatori in meno di tre ore

| Lieta Zanatta |

| Lieta Zanatta |

Visitatori da tutta la regione per la mostra mercato “Veneto in grigioverde”

SANTA LUCIA DI PIAVE – Ha superato ogni più rosea aspettativa la prima giornata della mostra mercato di militaria “Veneto in grigioverde” che si sta tenendo questo weekend, 27 e 28 giugno 2020, negli spazi della Fiera di Santa Lucia di Piave. Ieri mattina c'era già una coda di persone – tutti con la mascherina, rigorosamente distanziati - che aspettava si aprissero le porte del padiglione e prima di mezzogiorno erano stati staccati oltre 400 biglietti.

“Non me l'aspettavo proprio – dice Cesare Rusalen, l'organizzatore dell'evento Con quello che è successo con il Covid-19 e tenendo presente che questa è la prima mostra che viene fatta dopo il confinamento, calcolavo di avere metà della gente che veniva gli scorsi anni anni. E invece stiamo veleggiando verso gli stessi numeri. Un segnale forte e positivo. La gente ha voglia di uscire, di vedere, di lasciarsi alle spalle questo brutto periodo”.

Il padiglione è al completo. Cinquanta espositori che vengono da tutto il Nord Italia fino al Lazio mentre i visitatori sono per la maggior parte dal Triveneto, con presenze dalla Lombardia ed Emilia Romagna. In esposizione c'è tutto e di più di quello che possa interessare un appassionato della materia.

Tanti i cimeli della Grande Guerra. Oltre a uniformi, medaglie, mostrine, copricapi di ogni genere (elmetti di tutti gli eserciti, cappelli da bersagliere, chepì, caschi coloniali e così via) ci sono gavette, cassoni, bandiere, e tanto materiale cartaceo documentario. Annate della Domenica del Corriere da inizio '900, con alcune copie addirittura viaggiate, tanti giornali, libri di storia, cartoline, fotografie, mappe.

Ci sono anche editori come Luca Poggiali, giornalista e scrittore fiorentino di Raids, rivista specializzata del settore, con esposti gran parte delle pubblicazioni fatte da storici e ricercatori su guerre passate e più recenti. Da ammirare c'è anche una mostra didascalica su pannelli, “Studio sui campi di aviazione dall'Adige al Brenta”, una ricerca di Fulvio Guido Aviani.

“Sono quasi tutti come me, appassionati che diventano commercianti – spiega Giovanni Sulla, espositore che viene da Montese in provincia di Modena -. In questa fiera ci si ritrova tutti fra amici, si mangia assieme, si spendono bei momenti. Quelli che non conoscono questo settore hanno impressione che qui giri gente strana, naziskin o esaltati. Invece siamo tanti appassionati soprattutto di storia”. Tra gli espositori molti lamentano il fatto che il lockdown subito ha annullato le tante celebrazioni che si dovevano svolgere quest'anno nella ricorrenza del 75^ anniversario dalla fine della II guerra mondiale soprattutto in Francia, dove si ricorda lo Sbarco di Normandia. Eventi che anche fiere dove partecipare che invece sono mancati. Per questo La Fiera a Santa Lucia, acquisisce un valore particolare di primizia fortunata.

Tra i visitatori girano anche dei figurati, ragazzi e ragazze molto giovani, che indossano le più disparate uniformi. Come quelli del “40th Army – Reenacting Group”, un gruppo veneto che rievoca le divise indossate dall'Armata sovietica nel dopoguerra, dal 1946 al 1991.

Oppure i “Kiwi's in Italy” dal Friuli Venezia Giulia, con le uniformi dei soldati neozelandesi che nel 1954 liberarono per primi Trieste, e furono gli artefici de “La corsa per Trieste” per impedire che i titini arrivassero fino al Tagliamento.

Ci sono anche i “Grigioverdi del Carso" da Ronchi dei Legionari, che non solo portano le uniformi del Regio Esercito Italiano ma si occupano anche di didattica portando le scolaresche sulla trincea Cosich o al parco tematico della Grande Guerra di Monfalcone.

Non mancano in esposizione di cimeli più unici che rari. Lo scrittore e curatore museale Errico De Luca mostra alcuni oggetti personali del pluridecorato generale Giuseppe Pennella, detto “l'eroe del Montello”, che partecipò alla Battaglia del Solstizio.

Un monocolo, un cannocchiale, le spalline da generale di quando combatteva sul Piave e la bandiera con lo stemma sabaudo e le insegne dei Granatieri di Sardegna, questa personale, con l'asta alta tre metri, come una lancia, che avrebbe dovuto usare come ultima arma in caso fosse restato isolato nell'ultimo baluardo, in punto di essere sopraffatto dal nemico.

“Sono oggetti di proprietà degli eredi del generale, che dovrebbero stare in un museo. Se qualche istituzione fosse interessata, i cimeli sono qui”. Orari. Sabato 27 giugno | 9.30 – 18.00; Domenica 28 giugno | 10.00 – 17.00 Biglietti: Intero € 5, Ridotto (fino a 14 anni) e ridotto web € 4. Omaggio fino a 10 anni pagina Facebook “Fiera Militare Triveneto”

 



Lieta Zanatta

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