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16 aprile 2024

Nord-Est

Il virologo Crisanti: "Il ritorno dei contagi da fuori è una certezza"

L'esperto spiega il calo dei casi in Veneto: "Mentre noi isolavamo capillarmente tutti i casi positivi, in Lombardia pensavano a far ripartire Milano"

| Roberto Silvestrin |

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andrea crisanti

Il virus che esce dalla porta e rientra dalla finestra. Purtroppo, c’è anche questa possibilità. "Per l'Italia, il rischio che nuovi contagi arrivino da fuori non è una possibilità, ma una certezza. Lo abbiamo di recente sperimentato a Padova, dove una badante è tornata da fuori l'Unione Europea e ha infettato tutta la famiglia", ha spiegato Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare e virologica dell'Università di Padova, durante la trasmissione Agorà su Rai 3. Crisanti ha anche invitato alla calma.

 

Se ieri infatti aveva definito “solo chiacchiere” quelle su un presunto indebolimento del virus, oggi ha ribadito che gli studi che parlano di una mutazione del virus - che lo avrebbe indebolito - "non sono attendibili, perché basati su osservazioni estemporanee e non su un esperimento”. “Per capire se è vero – aggiunge - bisogna infettare un animale e vedere cosa succede, ma per ora non abbiamo un modello animale per capirlo".

 

E' vero che le persone che si ammalano non si stanno ammalando come prima, ma questo - ha svelato - "avviene perché abbiamo mascherina e distanza che riducono la carica virale". Le notizie che arrivano da tutto il mondo, comunque, non sono benauguranti. Rispetto alle affermazioni che le mascherine non serviranno più da fine giugno - continua il virologo - "mi auguro che Zangrillo abbia ragione, ma la dinamica dell'epidemia nel mondo non ci lascia ben sperare".

 

E più che pensare ad un eventuale indebolimento del Coronavirus, bisognerebbe dare importanza alle risposte e alle precauzioni, perché sono quelle a fare la differenza. "Sono i numeri a parlare: in Veneto e Lombardia siamo partiti con quasi lo stesso numero di casi. La differenza è che per una settimana, mentre noi isolavamo capillarmente tutti i casi positivi, in Lombardia pensavano a far ripartire Milano", dichiara Crisanti.

 


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Roberto Silvestrin

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