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28 marzo 2024

Mogliano

Violenza domestica, 17 donne chiedono aiuto

Il dato traspare dall'attività del Centro Donna di Mogliano. Su 20 casi seguiti, ben 17 le segnalazioni allo sportello dell'ex scuola media Rossi

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Violenza domestica, 17 donne chiedono aiuto

MOGLIANO - Violenza domestica o violenza psicologica sono i casi per cui sono state seguite metà delle venti donne moglianesi che si sono rivolte nel 2017 allo sportello Centro Donna.

E’ quanto emerge dalla relazione che la cooperativa La Esse, che lo gestisce in convenzione con i Servizi Sociali del Comune, ha stilato a consuntivo dell’attività svolta fino a dicembre dal mese di aprile, in cui il Centro Donna ha cambiato la propria modalità operativa, orientandosi ad essere maggiormente un luogo di prevenzione, punto di riferimento sicuro e protetto al quale le donne possono rivolgersi per prevenire i meccanismi che generano e mantengono la violenza.

Nelle 35 settimane di apertura sono stati registrati allo sportello 74 accessi, con una media di oltre due accessi a settimana. Le donne seguite dal Centro Donna sono state 20, delle quali in nove casi si sono riscontrate situazioni di violenza domestica come principale motivo di supporto (fisica, sessuale, psicologica ed economica) e per altre 2 si è riscontrato un problema di violenza psicologica emerso durante il servizio. Nel periodo gennaio-marzo 2017 i casi di violenza erano stati 2 su 9 donne seguite dal servizio.

La fascia di età prevalente è quella adulta (30-49 anni), ma non sono mancate le giovani (16-29 anni) e le ultracinquantenni. Si è registrata una prevalenza di donne con cittadinanza italiana o naturalizzate (43 dei 74 accessi) rispetto alle straniere.

“Purtroppo il trend di crescita della violenza di genere non risparmia nemmeno il territorio moglianese, ed è per questo che l’anno scorso abbiamo deciso l’ampliamento del servizio svolto dallo sportello, in modo da fornire un’ancora sicura alle donne che si trovano in difficoltà. E’ importante l’efficacia della consulenza fornita perché può scongiurare l’accadere di fatti estremi di cui il genere femminile è troppo spesso vittima”, ha commentato il Sindaco Carola Arena.

Rispetto alle categorie di fragilità, il Centro Donna ha accolto donne singole che hanno portato nella quasi totalità dei casi difficoltà con un impatto a livello familiare e in particolare sui figli minori o giovani maggiorenni.

Quando si è reso necessario, le donne sono state accompagnate presso servizi del territorio a sostegno di momenti particolarmente delicati, con forte lavoro di rete con i Servizi Sociali del Comune, l'Anagrafe, il Consultorio familiare, il Telefono Rosa di Treviso, il Centro Antiviolenza di Venezia, il CPIA.

Lo sportello del Centro Donna è rimasto presso la sede delle Politiche Sociali (ex Scuola Media Rossi), con differenti ingressi che tutelano maggiormente la privacy rispetto ai precedenti e ha raddoppiato gli orari di apertura, aggiungendo al mercoledì mattina, 9.00 / 11.30 accesso libero, anche il lunedì pomeriggio, 14.00 / 16.30 su appuntamento, dando la possibilità di prenotare telefonicamente (chiamando il 3666317680) tutta la settimana, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12.

“Il primo accesso ma anche i successivi contatti con le donne seguite sono stati, oltre che diretti presso lo Sportello, anche telefonici e via posta elettronica. Il numero di telefono dedicato si è rivelato particolarmente efficace in alcune situazioni, da un lato per offrire alle donne prese in carico informazioni puntuali utili allo svolgimento di azioni specifiche e dall’altro al monitoraggio del percorso di autonomia”, ha dichiarato Tiziana Baù, Assessore alle politiche sociali.

I principali bisogni emersi e affrontati sono stati la necessità di orientamento e consulenza legale sulla separazione, l’orientamento ai servizi nei casi di difficoltà nelle relazioni familiari, la difficoltà nella relazione con i figli al momento della separazione, la difficoltà nella gestione delle relazioni con gli ex-partner nel periodo successivo alla separazione, la violenza domestica, con supporto psicologico, e nella comprensione del ruolo delle forze dell'ordine e della normativa vigente, sostegno nella costruzione di un progetto di autonomia, sostegno economico e abitativo in caso di separazione.

 


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