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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Villa Papadopoli risorge. In un romanzo

La scrittrice vittoriese Tonin rende la storica villa protagonista di una storia senza tempo

| Stefania Rotella |

| Stefania Rotella |

VITTORIO VENETO - Il degrado della storica Villa Papadopoli di Ceneda entra nell’ultimo romanzo della scrittrice vittoriese Annarosa Maria Tonin. Per parlare della villa, da tempo abbandonata e sulla quale da anni la politica vittoriese vanta iniziative, solo verbali, Tonin ha scritto “La scala a chiocciola”, Sensoinverso edizioni.

“Il libro- racconta l’autrice, diplomatasi al liceo Flaminio e laureata in lettere- nasce dalla passione che fin da piccola ho manifestato per le dimore nobiliari. Vivendo a pochi metri da Villa Papadopoli a Ceneda di Vittorio Veneto, che da molti anni vive nel degrado ed è preda costante dei vandali, ho pensato che fosse mio dovere scrivere di essa e del suo parco, in modo tale che la sua sorte attuale simboleggiasse anche quella di molte altre dimore storiche nelle medesime condizioni. Trattandosi di un romanzo, la vicenda narrata è totalmente frutto della mia immaginazione. I tre protagonisti sono coinvolti nella vendita di Villa Fontechiara, questo il nome immaginario della dimora, e sono guidati da un progetto che ha il sapore dell’utopia, un sogno che li porta a guardare avanti, al futuro, consapevoli di doversi scontrare con molte forze avverse che vorrebbero destinare la villa ad un uso esclusivo e non rivolto alla comunità. I protagonisti appartengono tutti alla mia generazione, sono tutti quarantenni: Riccardo, che ritorna dopo vent’anni per vendere la villa, essendo l’unico erede diretto della famiglia a cui appartiene, Eugenia, la nuova acquirente e Luigi, l’architetto incaricato del restauro. Accanto a loro una folla di personaggi e comparse che, a vario titolo, li sostengono o li contrastano”.

 

La protagonista vera è comunque la villa con il suo parco, insieme ad altre due “creature” di cui non anticipo il ruolo nella vicenda- dice la scrittrice vittoriese- Per la descrizione del parco e delle parti esterne della villa mi sono avvalsa anche dell’osservazione di altre dimore storiche. Riguardo gli interni, gli arredi e la disposizione delle sale ho dato ampio spazio alla mia fantasia unita a un certosino lavoro di ricerca e documentazione relativo a ville e castelli italiani. Dal punto di vista dell’intreccio ho legato più generi letterari, in particolare il romanticismo tedesco, il romanzo gotico e il verismo italiano (soprattutto Capuana), cercando di costruire un itinerario molto visivo, quasi pittorico, a tratti soprannaturale, nel quale il lettore, mentre è trasportato dalla vicenda, si rende conto di osservarla dall’interno, senza avere, quindi, la sensazione di una vicenda slegata dal presente in cui viviamo. Il messaggio che mi piacerebbe fosse colto è che il passato e il presente dei luoghi e delle persone sono fortemente intrecciati, ma non devono condizionare le scelte per il futuro, per la cui realizzazione sono necessari fatica, coraggio e determinazione”.

 

Tonin da attenta osservatrice del mondo ha voluto descrivere Villa Papadopoli, una delle realtà architettoniche più eleganti della città, dando risalto alla bellezza, denunciando al contempo il degrado nel quale versa da troppi anni. La villa è anche stata definita “Luogo del cuore” dal Fai. Di proprietà del Comune, dalla scorsa estate è stata tolta dal piano delle alienazioni comunali. Era stata in vendita, per poco più di 5 milioni di euro, insieme alla Rotonda, alla casa del giardiniere e al parco. Villa Costantini Morosini Papadopoli-Aldobrandini, questo il suo nome completo, è una villa veneta, che nel tempo fu adibita a vari usi: durante la prima guerra mondiale vi si trasferì il comando tedesco, mentre nel ventennio fascista divenne sede della Gioventù Italiana del Littorio. Nel secondo conflitto fu ospedale militare, quindi ricovero per gli alluvionati del Polesine. Ha poi ospitato il reparto ortopedico-traumatologico dell'ospedale e, successivamente, è diventata casa di riposo.

“La scala a chiocciola” sarà presentata dallo scrittore vittoriese Andrea Mella sabato 21 febbraio alle 17 alla Galleria Civica “Vittorio Emanuele II” di Vittorio Veneto.

 



Stefania Rotella

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