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25 aprile 2024

Italia

Vietato sputare, dormire, costruire castelli di sabbia: i divieti più strani delle nostre coste

| Clara Milanese |

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Vietato sputare, dormire, costruire castelli di sabbia: i divieti più strani delle nostre coste

Ogni estate, al mare ma non solo, ci capita di imbatterci in almeno un divieto "creativo". Queste ordinanze si affiancano alle più classiche "divieto di acquistare merce presso i commercianti abusivi", "proibito tuffarsi dalla scogliera", "divieto di eseguire massaggi in spiaggia" e danno nell'occhio per la loro particolarità o stranezza.

 

Noi ne abbiamo trovati alcuni che sicuramente non vi lasceranno indifferenti. Lo scorso giugno, per diversi giorni, a Cesenatico è stata vietata la balneazione. Il motivo? Valori di Escherichia coli superiori ai limiti. In comuni come quello di Scarlino, in provincia di Grosseto, in spiaggia è vietato ascoltare la musica ad alto volume, mentre in altre cittadine, il divieto è proprio totale e durante gli orari del pranzo e della siesta la musica è totalmente vietata.

 

Se fino a qualche anno fa i risciò erano vietati, in specifiche date, nel lungomare di Mintumo, Latina, ora lo sono anche a Roma, dove lo scorso giovedì pomeriggio il sindaco ha firmato l'ordinanza di stop ai velocipedi, che troppo spesso invadevano piazze e vicoli del centro storico.

 

Sul litorale salernitano è invece vietato campeggiare e collocare tende, camper e simili, calpestare le aree dunali, raccogliere i fiori, scavare fossi e accendere fuochi e falò, sia sulle spiagge che nelle cabine. Sempre in provincia di Salerno, a Camerota, dal 1985 vige il divieto di girare per le strade del centro urbano a torso nudo; è inoltre vietato sputare per terra o fare una pennichella sulle panchine.

 

Immancabili i divieti di bagnarsi nelle fontane cittadine, se si trasgredisce si rischia di fare la fine delle due bambine di 3 e 5 anni che a Padova sono state sanzionate con 100 euro di multa perché si stavano bagnando nella fontana di piazze delle Erbe. In diverse località balneari, come a Pomezia, sono adirittura vietati castelli di sabbia e partite a racchettoni, pena sanzioni molto salate.

 

Un altro divieto destinato a far discutere e sempre più presente nelle città italiane è quello che nelle abitazioni private vieta, prima delle 7.00 e dopo le 23.00, l'uso di apparecchiature domestiche che producano rumore o vibrazioni. Vale a dire che chi azionerà lavatrici, lavastoviglie, frullatori o addirittura phon, rischia una multa di 150 euro.

 

Insomma, onde evitare brutte sorprese, prima di partire per le vacanze è consigliabile informarsi bene sulle norme in vigore nel Comune di villeggiatura!

 



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Clara Milanese

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