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29 marzo 2024

Italia

Vietato l’ingresso ai razzisti (in chiesa)

Don Formenton affigge sulla porta della sua chiesa umbra un cartello contro i razzisti. E li invita a starsene a casa

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Vietato l’ingresso ai razzisti (in chiesa)

SPOLETO – Gesù aveva cacciato i mercanti dal tempio. Don Gianfranco Formenton, parroco di Sant’Angelo in Mercole (piccola parrocchia dell’Umbria) caccia i razzisti dalla chiesa. E non lo fa con una predica dal pulpito, ma con un cartello che non lascia adito a interpretazioni: “In questa chiesa è vietato l’ingresso ai razzisti! Tornate a casa vostra”.

Affresco o Instagram? Se la Cacciata dei mercanti dal tempio è stato uno dei temi iconografici più diffusi negli affreschi delle chiese cristiane (a cominciare da quelli di Giotto), oggi il divieto di don Formenton diventa un tormentone su Instagram. E su Facebook, naturalmente, perché il parroco (classe 1960) sa comunicare anche coi social network.

Le ragioni. Perché il sacerdote di una piccola parrocchia che si trova a pochi chilometri da Assisi, arriva a un’azione tanto eclatante? “Perché – spiega in diverse interviste – siamo di fronte a un’emergenza mondiale, causata dall’uomo e non da Dio”. Perché – aggiunge – sono stanco di essere circondato da razzisti, che inneggiano alla violenza e che non hanno nessun diritto di entrare nella casa di Dio, perché il messaggio anti profughi veicolato dai leader della Lega Nord è paragonabile a quello di Hitler, Mussolini o Casa Pound, perché io sto con papa Bergoglio, e faccio mio il suo messaggio di solidarietà senza se e senza ma.” “

Ho voluto dare una risposta ai fatti di Treviso e Roma – spiega don Gianfranco al Fatto Quotidiano -. Lo slogan più diffuso oggi è tornate a casa vostra. Con questo messaggio voglio far sapere a chi grida queste parole che ci sono anche luoghi, come la casa di Dio, dove anche loro non sono ben accetti. Tra l’altro son stato persino gentile. Gesù è molto più duro. Racconta il vangelo di Matteo che disse ‘Ero straniero e non mi avete accolto. Lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno'”.

Emanuela Da Ros

 


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