VIETATE LE RONDE AI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
Messa la parola “fine” alla questione
| Claudia Borsoi |
Treviso - La recente entrata in vigore del decreto legge n. 11 del 23 febbraio 2009 “Misure urgenti di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori” ha reso opportuno puntualizzare gli ambiti di competenza delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile. In una nota, il capo del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, Guido Bertolaso, ha infatti precisato come la materia di Protezione Civile sia distinta e non sovrapponibile rispetto a quella di ordine pubblico e di sicurezza.
Con il decreto legge 11/2009 è stato vietato alle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile di partecipare alle attività di controllo del territorio, pena la cancellazione delle organizzazioni interessate dagli elenchi o albi nazionali e regionali. Il Dipartimento di Protezione Civile ha infatti più volte affermato che l’azione di volontariato di protezione civile debba trovare la sua ragion d’essere nello svolgimento di attività volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio, al soccorso della popolazione colpita da eventi improvvisi e a tutte quelle attività dirette a superare l’emergenza, così come contenuto nella legge 225/1992.