ODERZO - Il regolamento comunale di Oderzo, che disciplina gli orari delle sale giochi e quelli di funzionamento degli apparecchi, rappresenta “un ragionevole contemperamento degli interessi economici degli imprenditori del settore con l’interesse pubblico”.

Come riporta Agipronews, è quanto ha stabilito il Tar Veneto nella sentenza che respinge il ricorso della Interactive Games contro l’ordinanza del comune in provincia di Treviso che limita l’apertura giornaliera a quattordici ore, dalle 8 alle 22.

La norma, si legge, “è adeguatamente motivata con riferimento all’esigenza di tutela della salute pubblica e del benessere individuale e collettivo”.

“

 La libertà di iniziativa economica può essere limitata per esigenze di tutela dei consumatori

”

I giudici ricordano come la normativa europea stabilisce che la libertà di iniziativa economica può essere limitata per esigenze di tutela dei consumatori, come in questo caso, “in funzione della prevenzione della dipendenza dal gioco”.

Inoltre, sottolinea il Collegio, “gli imprenditori del settore, in quanto soggetti professionali, erano a conoscenza o avrebbero dovuto conoscere con l’utilizzo della diligenza professionale che la normativa europea e nazionale di riferimento consentiva alle autorità pubbliche di porre restrizioni all’esercizio di attività economiche legate all’attività di gioco o scommessa, allo scopo di tutelare la salute pubblica”.

Per il tribunale amministrativo, conclude Agipronews, è ininfluente che i comuni limitrofi abbiano adottato orari più permissivi: “Pur essendo auspicabile una regolamentazioni uniforme della disciplina degli orari, non sussiste alcun obbligo in tal senso, potendo ogni Comune provvedere autonomamente”.