VITTORIO VENETO – Suono delle campane, tre volte al giorno, come segno di comunione in questa situazione di emergenza. È la proposta che il vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo stamane, lunedì, ha indirizzato con una lettera a tutti i sacerdoti e ai religiosi della diocesi. Monsignor Pizziolo ha poi esortato i parroci a «sostenere la fede della gente» in questo periodo.

 

«In questi giorni di smarrimento e di paura – scrive il Vescovo ai sacerdoti – desidero rivolgere a tutti voi una parola di consolazione, d’incoraggiamento e di speranza». Le messe e ogni altra celebrazione, funerali inclusi, sono sospese fino al 3 aprile. Stop anche alle confessioni, mentre le chiese rimangono aperte dove possibile per preghiere individuali.

 

«La tragica vicenda del virus che ci sta colpendo ha mutato e continua a mutare profondamente le abitudini e i comportamenti di noi tutti e della nostra gente – scrive monsignor Pizziolo -. Purtroppo, i segnali a nostra disposizione indicano che la situazione di emergenza potrebbe continuare ancora a lungo. Non sappiamo quanto dureranno i tempi difficili (2Tim 3,1), i tempi della prova (At 1,7) e quando verranno i tempi della consolazione (At 3, 20), ma siamo comunque guidati da una certezza che illumina il momento di oscurità che stiamo vivendo: la nostra vita è nelle mani di Dio Padre».

 

Monsignor Pizziolo esprime la propria vicinanza a chi in questo momento sta affrontando la malattia. E invita tutti a rimanere a casa: «Cerchiamo anche noi di fare la nostra parte, evitando tutti gli spostamenti non strettamente necessari, anche se legati al ministero» scrive ai parroci invitati comunque a celebrare la messa da soli o a trasmetterla via internet.

 

Poi la proposta: suonare le campane delle chiese di tutta la diocesi tre volte al giorno, alle 8, alle 12 e alle 19.30 in segno di comunione. E in particolare giovedì 19 marzo alle 21, solennità di San Giuseppe, alla preghiera fatta nelle case come promosso dalla Cei si assocerà per tre minuti il suono delle campane delle chiese. «Proseguiamo fiduciosi il cammino di questa singolare Quaresima, sicuri che arriveremo anche noi con Cristo alla gioia della Resurrezione» conclude il Vescovo.